Salvini sbotta: "Da certe latitudini non prendiamo lezioni", chi massacra
"Sulla Tav spero che il governo francese non venga meno alla parola data": lo ha detto Matteo Salvini, intervenendo al Senato sul decreto Ponte. "Noi da certe latitudini lezioni non ne prendiamo", ha poi aggiunto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Di recente, in effetti, i rapporti tra Italia e Francia non sono stati dei migliori, soprattutto dopo che il ministro dell'Interno francese ha definito Giorgia Meloni e il suo governo "incapaci di gestire i problemi migratori".
Parlando sempre del decreto sul Ponte sullo Stretto di Messina, Salvini nell'aula di Palazzo Madama ha sottolineato: "Dopo 60 anni di chiacchiere facciamo quello che non avete fatto voi". E ancora: "In democrazia gli italiani ci hanno dato la responsabilità di passare dalle parole ai fatti. Se un'opera pubblica serve all'Italia vado avanti come un treno. I comitati del no alla Tav? Mi dispiace".
L'altro progetto tanto caro al leader della Lega avrà delle ripercussioni positive anche sul fronte del lavoro, come lui stesso ha spiegato: "Per il Ponte sullo Stretto le stime parlano nell'arco della lavorazione di 100.000 posti di lavoro veri in Sicilia e in Calabria, non redditi di cittadinanza". Infine il vicepremier ha risposto al brusio delle opposizioni dicendo: "Bisogna osare, l'Italia è la patria del Rinascimento, stiamo facendo tutto. Nel decreto c'è anche il commissariamento della Palermo-Catania".