Elly Schlein, Vittorio Feltri durissimo: "Perché è disgustosa"
Al Salone del Libro di Torino si è svolta la sagra della stupidità. Invitata a parlare dal palco, la ministra della Famiglia Eugenia Roccella, donna colta e politicamente preparata, non è neanche riuscita a dire una parola perché un nutrito gruppo di bulli, giovani di sinistra, le ha impedito di aprire bocca. Il fatto è noto e i giornali se ne sono già ampiamente occupati. Ma c’è un aspetto su cui si è sorvolato.
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La segretaria del Pd, Schlein, chiamata a commentare l’episodio di intolleranza di stampo squadristico, ha detto una cosa giusta ma si è subito pentita e ha aggiunto una bischerata. Ecco la sua frase: «In una democrazia il dissenso è lecito». Cosa vera. Ella tuttavia è caduta dal pero e ha giustificato i contestatori, li ha addirittura lodati, omettendo il particolare che la Roccella non è stata bistrattata per aver pronunciato un discorso ostile alle malsane idee dei ragazzi storditi, ma solo allo scopo di non consentirle di esprimersi.
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Zittita da urla becere, coperta di insulti, costretta infine ad abbandonare il microfono dato che l’ostilità nei suoi confronti ha preceduto il discorso annunciato.
Quindi non sono state le sue frasi a indispettire il pubblico, ma la sua persona nella quale gli imbecilli chiassosi hanno identificato una avversaria politica degna di disprezzo. L’episodio è disgustoso perché rispecchia l’indole di tanti ragazzi, specialmente universitari, che coltivano una mentalità settaria, il rifiuto del confronto con le opinioni altrui e addirittura la violenza.
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Non siamo di fronte a un fenomeno nuovo, ma dopo le schifezze accadute nel 1968 speravamo che le nuove leve avessero il cervello pulito, mentre la realtà dimostra che assomigliano molto alle generazioni inclini a inasprire il dibattito delle varie tesi trasformandolo in scontro. Per quanto riguarda la Schlein che fraternizza con gli studenti per scopi di bottega non possiamo che deplorarla perché si rivela ogni giorno una dilettante allo sbaraglio, incapace di avere una visione da adulta dei problemi del Paese, una persona che chiacchiera a vanvera e che confonde la democrazia con la supremazia degli arroganti. Nessuno la obbliga a condividere il pensiero della Roccella, ma non può impedire al ministro di tenere una conferenza. La quale conferenza si può criticare fin che si vuole ma non è lecito impedire che si svolga in un clima rispettoso. Nessuno è autorizzato a insultare anche Elly, ma lei è obbligata a comportarsi da persona civile e non da straccivendola.