Possamai, schiaffo alla Schlein: "A Vicenza non li voglio"
A Vicenza il Pd ha buone possibilità di eleggere il suo candidato sindaco al ballottaggio. A patto però che Elly Schlein si faccia sentire e vedere il meno possibile. Già in occasione del primo turno Giacomo Possamai ha deciso di non invitare la segretaria durante la campagna elettorale: il 33enne si sta affidando al metodo che ha condotto Damiano Tommasi alla vittoria in quel di Verona, ovvero puntando più sul fatto di essere un “civico” che un politico.
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La Schlein non sarà quindi a Vicenza per sostenerlo nel ballottaggio: “Dobbiamo costruire una campagna tutta calata sulla città - ha dichiarato Possamai - sui temi di Vicenza. Per questo la scelta di non chiamare i big del Pd, come invece hanno fatto con il centrodestra i nostri avversari”. Già capogruppo dem nel Consiglio regionale del Veneto, Possamai è piuttosto lontano da ciò che rappresenta la Schlein: non a caso era uno dei sostenitori di Stefano Bonaccini, sconfitto alle primarie dalla nuova segretaria del Pd.
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Durante la campagna elettorale Possamai ha fatto affidamento solo su altri sindaci dell’area dem, come Beppe Sala e Damiano Tommasi. Il Fatto Quotidiano ha dedicato un approfondimento a Possamai, che viene descritto come un democristiano: per questo la Schlein rischiava di togliergli voti più che portargliene, visto che a Vicenza contano molto anche i cattolici, che guardano alla segretaria con una certa diffidenza.