Landini, la piazza-disastro: amara scoperta dopo la manifestazione
Con un dialogo aperto anche al Partito democratico, come dimostra la partecipazione alla manifestazione della segretaria Elly Schlein, il leader della Cgil Maurizio Landini ha voluto ringraziare i presenti alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil in piazza Maggiore a Bologno, "uno a uno" e ha parlato di un "segnale molto forte" in una "piazza stupenda". Ha rimarcato che "la propaganda non ci serve", che è il "momento di dare delle risposte precise ai bisogni degli italiani" e si è detto stanco di "chi pensa di trasformare Palazzo Chigi in Beautiful". Ha poi chiesto il "rispetto delle organizzazioni sindacali, qui dimostriamo che la maggioranza di chi tiene in piedi questo Paese ha il dritto di essere coinvolto nelle scelte".
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Landini ha sottolineato di trovare "sbagliata la politica economica, sociale che questo governo sta mettendo i piedi. Oggi qualcuno chiedeva perché siamo in piazza", visto che hanno tagliato il cuneo fiscale. "È vero, lo chiediamo da tempo, ma il taglio del cuneo fiscale non lo vogliamo una tantum, ma lo vogliamo strutturale, per sempre". Peccato che l’Istat, come osserva il Giornale, "ha certificato che a marzo si è raggiunto il record storico di occupati con 23,3 milioni di impiegati" e che "su 18,3 milioni di lavoratori dipendenti l’83,6% (15,3 milioni) è rappresentato da contratti a tempo indeterminato". La precarietà, insomma, non è, "una minaccia incombente" ma per Landini bisognava comunque protestare contro il decreto lavoro del governo Meloni che ha facilitato il prolungamento dei contratti a termine fino a 24 mesi.
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