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Francia, gli insulti alla Meloni? Proprio mentre incontrava Haftar

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Il generale Haftar che controlla una parte della Libia con il suo esercito è stato ricevuto questo pomeriggio a palazzo Chigi dal premier Giorgia Meloni. Un bilaterale decisivo soprattutto sul fronte energetico e su quello della gestione dei flussi migratori. Infatti molti dei migranti che sbarcano sulle nostre coste arrivano proprio dalla Libia. Il faccia a faccia tra Meloni e Haftar ha parecchi significati politici, economici e soprattutto diplomatici. Ma in questa giornata fatta di incontri istituzionali c'è una coincidenza strana: proprio mentre la Meloni era impegnata in un incontro con Haftar, è arrivato il siluro di Dramanin dalla Francia.

Il ministro ha infatti accusato l'Italia e soprattutto la Meloni "di non essere capace nella gestione dei flussi migratori". Un attacco bello e buono al nostro Paese e alle nostre istituzioni che ha anche portato all'annullamento del vertice previsto tra il titolare della Farnesina, Tajani, e l'omologo francese a Parigi questa sera. C'è un piccolo dettaglio in questa vicenda: Haftar è il principale alleato di Macron nel Nord Africa. Inutile ricordare lo zampino della Francia nella destituzione di Gheddafi.

E dunque a Parigi potrebbero aver interpretato come uno schiaffo dell'Italia, il vertice proprio con il generalissimo libico. Il tutto condito magari con sospetti di mire espansionistiche sotto il rpfilo diplomatico da parte di Roma in quella parte della Libia che viene governata dall'alleato di Parigi. Di certo fa pensare che la bordata sulla Meloni sia arrivata proprio nelle ore in cui incontrava Haftar. Coincidenze? 

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