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Guido Crosetto, la denuncia: "Perché la speculazione può colpire l'Italia"

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Parla a tutto campo, Guido Crosetto. Il ministro della Difesa fa il punto politico in un'intervista al Corriere della Sera, in cui non lesina critiche alla Ue per la linea sui vincoli di bilancio: "Così Bruxelles si dimostra miope", sospira. Dunque aggiunge: "È un errore escludere le spese per gli aiuti a Kiev. Quanto al Mes, è normale dialettica, solo uno dei dossier", minimizza le frizioni tra governo e Ue.

Poi, sul caso del governo sotto alla Camera sul Def, Crosetto spiega: "È uno scivolone, non un terremoto. E fa arrabbiare ancora di più il fatto che sia stato causato dalla banale assenza di alcuni deputati". Dunque aggiunge: "La soluzione per non andare sotto in Aula è meramente organizzativa, è una questione di disciplina interna".

Quindi si passa agli scenari macroeconomici, all'ombra della speculazione finanziaria contro il nostro Paese. Quando gli chiedono se il rating italiano verrà declassato, risponde: "L’attenzione è alta oggi come uno, due o tre anni fa. Anzi, avendo l’Italia una crescita maggiore rispetto a quanto tutti avevano preventivato si può dire che questo governo ha lavorato con grande serietà, arginando il rischio. Meloni e Giorgetti hanno messo in sicurezza i conti pubblici in un momento in cui non era facile lanciare messaggi rassicuranti a livello internazionale e frenare la speculazione", assicura.

 

Quando gli chiedono se la speculazion può scegliere l'Italia perché al governo c'è il centrodestra, Crosetto risponde: "No, gli speculatori non guardano il colore dei governi. È più facile speculare sull’Italia perché ha un debito pubblico elevato, accumulato dal 1980 a oggi. Su queste cose non si scherza, bisogna fare quadrato perché il declassamento del rating non sarebbe un problema per il governo, ma per il Paese. C’è in gioco l’interesse nazionale. Ho pizzicato un autorevole rappresentante dell’opposizione per una battuta sul Def", conclude con un riferimento a Luigi Marattin di Italia Viva.

 

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