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Pd, Alessandra Moretti: "I soliti psicodrammi", lo sfogo che la dice lunga

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Nel Pd è caos totale dopo l'addio di Enrico Borghi, il presidente del Copasir passato con Italia Viva e Matteo Renzi. Una scelta di rottura rispetto alla segreteria di Elly Schlein, troppo sbilanciata a sinistra e in cui tutti i dem cattolici non si ritrovano. Stando ai rumors, gli addii al Nazareno potrebbero moltiplicarsi già nelle prossime ore, dopo i numerosi passi indietro che hanno seguito l'elezione della Schlein al vertice del partito.

Per quel che riguarda Borghi, il Pd parla di "scelta gravissima". Insomma, l'addio ha scottato la sinistra. E ancora, il Pd ora chiede le sue dimissioni dal vertice del Copasir, richiesta respinta in modo netto dal senatore, che ha risposto con un secco "no".

In questo contesto, come detto, voci su un possibile addio di Lorenzo Guerini. Ma anche sulla Chinnici, in procinto di passare con Forza Italia. Nei giorni scorsi lo strappo di Andrea Marcucci. Una vera e propria valanga, una slavina politica che sta travolgendo Elly Schlein.

E così ecco che a provare a gettare acqua sul fuoco scende in campo Alessandra Moretti, l'eurodeputata Pd, che in una nota riassume il suo pensiero. E nel farlo, però, tradisce la vera "essenza" del Pd: "Rispetto ogni decisione personale ma adesso eviterei le drammatizzazioni. Mi sento una riformista e continuerò a stare in questo partito che è anche la nostra casa, come lo è sempre stata in ogni fase. Va costruito un dialogo che porti il Pd ad essere l'alternativa a questo governo e per farlo servono le idee di tutti, le più diverse, avendo la capacità di fare sintesi", premette.

E ancora: "Ci sono stagioni in cui si è maggioranza e altre in cui si resta minoranza. Si sta dentro e si porta il proprio contributo, in un grande partito come il nostro si fa così. Lasciando a casa i soliti psicodrammi che tolgono solo energie. Avanti con orgoglio e convinzione, insieme", conclude Alessandra Moretti. E quel riferimento ai "soliti psicodrammi", però, la dice lunghissima sul Pd, un partito in perenne rottura, in perenne subbuglio. In perenne "psicodramma", appunto, accentuato in modo dirompente dalla linea impressa al partito da Elly Schlein.

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