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Daniel Gros fa il gufo: "Cosa accadrà in Italia", la nera profezia

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"I conti si faranno tra un paio d'anni. E bisognerà farsi trovare pronti": Daniel Gros, storico direttore del Centre for european policy studies (Ceps), avverte sui pericoli economici che potrebbero minacciare in futuro il nostro Paese. "L'Italia per adesso non è in pericolo. Ma potrebbe presto diventarlo", ha fatto sapere, pur non criticando il governo Meloni, che anzi è stato accolto "in modo positivo" dai mercati finanziari.

 

 

 

A preoccupare l'esperto, come riporta La Stampa, è il mix di alti tassi, turbolenze finanziarie e ritardi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Insomma, sembrano essere tornati i presagi negativi del pre-Meloni, quando tutti pensavano che un governo di destra avrebbe mandato l'Italia in rovina. Cosa che poi non è successa. "Per il momento si sta godendo una manna di soldi, quelli del Recovery. Che se anche ne arriva la metà è già moltissimo - ha detto Gros a La Stampa, riferendosi all'Italia -. Poi ci sarà il "The day after" (il giorno dopo, ndr) fra due o tre anni. E infine si vedrà. Non tanto se i soldi sono stati spesi bene ma se le riforme intraprese nel frattempo avranno portato i frutti sperati. Questo è l'aspetto più importante".

 

 

 

Le politiche del governo Meloni, secondo l'esperto, potrebbero rappresentare un rischio: "Sì, potrebbero. Ma i mercati finanziari sanno che i governi italiani cadono spesso (sorride). Tornando seri, non è chiaro se ci possa essere un avvitamento della politica fiscale oppure no. Per il momento il governo Meloni non ha riservato sorprese spiacevoli ai mercati, quindi il giudizio è stato tendenzialmente positivo. Adesso arriva il difficile". E ancora: "Bisogna capire se questa sorpresa positiva è derivata dalla persona, ovvero Giorgia Meloni, o se deriva da cambi strutturali del Paese". 

 

 

 

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