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Ecoteppisti, come sono arrivati al corteo: la foto che li sbugiarda

Fabio Rubini
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Appresa la notizia, il pensiero è andato a Emilio Fede e al suo classico «che figura di m...». E in effetti gli adepti di Ultima generazione, gli eco -vandali che da mesi imbrattano i monumenti e le facciate dei palazzi storici, per fugare ogni dubbio sul loro spessore culturale hanno fatto una figuraccia di quelle da andare a nascondersi. I fatti. Sabato scorso, in occasione della “Giornata della terra”, la galassia ecologista si è riversata per le strade di Roma per dar vita alla “Street parade”, che per l’occasione aveva anche un nome vagamente iellatorio: “La fine del mondo”.

 

 

Bene, tra i vari gruppi ritrovatisi a manifestare, non potevano mancare gli attivisti di Ultima generazione con in bella vista il cartello della loro campagna: “Non paghiamo il fossile”. Si tratta, spiegano gli eco-vandali sul loro sito «di una campagna di disobbedienza civile non violenta» per convincere il governo a non finanziare più i carburanti fossili. E fin qui, ognuno la pensa come vuole. Nulla di male.

 

 

 


SBUGIARDATI Il problema sorge quando qualcuno s’accorge che i ragazzi che sfilano al grido di «balliamo fino alla fine del mondo», lo stanno facendo usando un furgone mosso da un motore diesel. Cioè un mezzo che usa quel carburante fossile che gli eco-gretini vorrebbero eliminare dalla faccia della terra. Per la serie “viva la coerenza”. Ma c’è di più. Nicola Porro sul suo sito non si limita a segnalare l’accaduto, ma va in profondità, perché vuoi mai che, magari, quel modello di mezzo fosse elettrico? E invece no, perché si scopre che la ditta dalla quale i “resistenti” di Ultima generazione hanno noleggiato il furgone, ha a disposizione per quel modello solo ed esclusivamente veicoli con motore diesel.

 

 

 

 

Colti con le mani sulla pompa del gasolio, gli eco-incoerenti, invece di cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa - in primis ai loro adepti - hanno risposto alle accuse con un incredibile: «Non riteniamo rilevante rispondere alla •age"r domanda, in quanto pensiamo che focalizzarsi su questi aspetti sia fuorviante alla luce della situazione emergenziale in cui viviamo».

 

 

 

Parole che, pur con tutta la buona volontà, fatichiamo a interpretare. E visto che al peggio non c’è mai fine, ieri sulla pagina Fb di Ultima generazione è apparso un post abbastanza comico che chiama gli attivisti a una nuova lotta partigiana nel nome dell’ambiente perché, si legge tra le altre cose, «Abbiamo il dovere di resistere; abbiamo il dovere di ribellarci aun governo che si comporta da criminale; abbiamo il dovere di non collaborare allo sterminio delle generazioni future». Ecco, magari iniziate a non andare in giro con furgoncini diesel. 

 

 

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