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Guido Crosetto e il 25 Aprile: le parole a Mattarella, lezione al Pd

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"Donne e uomini della Difesa, militari e civili, il 25 Aprile è la festa della libertà riacquisita e della pace ritrovata. O meglio: per la Repubblica è la festa della libertà raggiunta per la prima volta, nella sua forma più compiuta, e dell'avvio del più lungo periodo di pace che abbia conosciuto l'Italia, in un cammino di secoli. È la celebrazione di una libertà conquistata, e mai più abbandonata, dopo i travagli del conflitto più sanguinoso della storia e dopo le lacerazioni prodotte dai totalitarismi". Lo scrive in un messaggio il ministro della Difesa Guido Crosetto, secondo cui la libertà "rappresenta uno dei diritti umani fondamentali; uno dei più invocati dai popoli di ogni tempo e di ogni regione del mondo: perché non vi è felicità senza la libertà; e ogni diritto trova nella libertà il suo preludio, così come nella pace. Libertà e pace sono entrambi, del resto, valori che fanno parte del DNA politico della Nazione. Per questo siamo impegnati a difenderli, ovunque sia necessario, con gli strumenti della politica, della diplomazia, e con l'impegno costante delle nostre Forze Armate: il Vostro impegno".

Pace e libertà, prosegue il ministro della Difesa e fondatore di Fratelli d'Italia, "sono ideali scolpiti nel cuore degli uomini, sono desideri insopprimibili; ma non sono condizioni di per se stesse eterne, una volta ottenute: alla loro tutela occorre lavorare ogni giorno, con il medesimo impegno". "Perché l'idea di libertà - prosegue - da sola non basta, non si alimenta in virtù di semplici principi etici; ha bisogno di azione, di persone, di cittadini che ne condividano il valore profondo, che la facciano vivere e la difendano quando è minacciata. Sono parole che ho avuto modo di pronunciare di fronte ai Rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche, Partigiane e d'Arma, nella giornata di ieri, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ho voluto condividerle con Voi, in occasione di questa importante ricorrenza, perché Voi, per primi, siete i custodi di quella libertà e i protagonisti, silenziosi ma immancabilmente presenti, della sua difesa. Grazie, a nome di tutti gli italiani. E buon 25 Aprile!".

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