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Di Maio, il leghista Zanni: "Faremo di tutto per evitarlo"

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E' la Lega la più dura nella maggioranza contro l'investitura di Luigi Di Maio a inviato Ue nel Golfo Persico. A indicare l'ex ministro degli Esteri italiano come "candidato ideale" per il ruolo è stato Josep Borrell, alto rappresentante della Politica estera dell'Unione. Immediate le reazioni del centrodestra, che non considera "il candidato del governo" l'ex capo dei 5 Stelle, oggi fuori dal Parlamento dopo la scissione che ha portato alla nascita di Impegno civico e l'alleanza (fallimentare) con il Pd alle ultime elezioni politiche. 

"Una vergogna", scandisce il partito di Matteo Salvini. E Marco Zanni, leghista e presidente del gruppo dell'Europarlamento Identità e democrazia (Id) rincara la dose con una intervista al Corriere della Sera: "Noi faremo tutto quello che è possibile fare per evitare la designazione". "Come è possibile -  si chiede -, con le elezioni europee ormai vicine, scegliere per un incarico lungo una persona che il governo non ritiene adatta, oltre che del campo avverso? In un momento delicato come questo, noi inviamo una persona che ha creato gravissimi problemi proprio lì. I rapporti tra Italia ed Emirati Arabi Uniti sono stati quasi cancellati da una azione totalmente sbagliata e distruttiva di Luigi Di Maio".

​Se il ministro degli Esteri in carica Antonio Tajani, numero 2 di Forza Italia, ha comunque parlato di "scelta legittima" da parte del capo della diplomazia Ue ("E' nelle sue facoltà") pur ribadendo il no del governo italiano, il commento più piccato e piccante è quello di Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato azzurro: "Con un gesto di dignità e di consapevole autovalutazione della sua totale inadeguatezza, Di Maio prenda atto che l'area di governo attuale non si riconosce assolutamente nella sua designazione. Un rappresentante europeo non supportato dal Governo del suo Paese è già delegittimato in partenza. A ciò si aggiunga la totale, palese e accertata incapacità di Di Maio e quindi si traggano le conseguenze. Eviti di ricoprire di vergogna l'Europa e l'Italia e rinunci con immediatezza". "Viene sconfessato dall'attuale governo e dai partiti che lo sostengono, quindi dalla rappresentanza ufficiale dell'Italia - conclude il senatore Gasparri -. Si è visto sul campo quanto sia incapace di distinguere le capitali degli Stati o i verbi della lingua italiana, quindi basta. Non siamo al circo Orfei. Sconcertano poi le valutazioni di Borrell che, evidentemente, deve avere cattivi consiglieri o limitate capacità di valutazione. Di Maio torni alle sue occupazioni di un tempo ed eviti di ricoprire di ridicolo l'Italia e l'Europa".

 

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