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Forza Italia, chi spunta alla convention a Palermo: pazzesco nuovo ingresso

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Grosse sorprese a Palermo: in seconda fila alla convention di Forza Italia, proprio alle spalle del governatore della Sicilia Renato Schifani, compare Giancarlo Cancelleri, ex grillino. L'ex ministro del governo di Giuseppe Conte, per due volte candidato alla presidenza della Regione Siciliana con il Movimento 5 Stelle, "debutta" al Teatro Politeama dopo aver annunciato l'addio al Movimento pochi giorni fa. 

"Siamo un partito aperto, guardiamo a quanti mostrano interesse verso i nostri valori, la moderazione, il civismo. Siamo soggetti inclusivi e ove ci fossero proposizioni di soggetti importanti, che hanno avuto un ruolo istituzionale, credo non ci debbano essere preclusioni, anche perché un partito credo debba dare diritto di cittadinanza, non semplice annessione - è il commento di Marcello Caruso, coordinatore di Forza Italia sull'isola -. Chi viene porterà contributi che verranno messi a disposizione del partito".

Dello stesso tenore il ragionamento di Edy Tamayo, assessore nel governo Schifani. "No allo sfascismo. Oggi si apre una nuova fase politica con un bipolarismo in cui sarà difficile fare crescere soggetti intermedi. Il centro non può essere un soggetto geometrico, per noi è un pensiero politico, un modo di vivere ispirato alla ragionevolezza e alla moderazione. Dobbiamo rafforzare il centrodestra contaminandolo con i nostri valori, capaci di ridurre gli eccessi del radicalismo e del populismo che imperversano a livello nazionale e in Sicilia. Dobbiamo perciò aprire, includere gli esclusi e i delusi, a chi non ha più una casa, agli astensionisti. Possiamo farcela, è il tempo di un nuovo ciclo e nuove sfide che ci vedranno protagonisti e vittoriosi". 

Cancelleri aveva abbandonato i 5 Stelle sganciando un siluro direttamente sul capo politico Giuseppe Conte: "Il Movimento in cui ero io era un gruppo capace di fare attivismo nel territorio, arrivavano i risultati, si eleggevano i sindaci, si valorizzavano le proprie risorse. Oggi il Movimento è distrutto e non ha più consensi. Io voglio costruire un percorso nuovo che deve ancora trovare uno sbocco".

 

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