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Giorgia Meloni, l'ultimo colpaccio: cosa farà il primo maggio

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Giorgia Meloni mette a segno un altro colpaccio: decide di portare il decreto Lavoro in Consiglio dei ministri lunedì primo maggio. Dunque, sceglie proprio la festa dei lavoratori per mettere a punto "provvedimenti in materia di lavoro e politiche sociali". Sul tavolo, come riporta il Corriere della Sera, ci sono norme volte a rafforzare il taglio del cuneo fiscale sulle retribuzioni fino a 35 mila euro lordi, con un vantaggio in busta paga che, nella seconda parte dell’anno, potrebbe raddoppiare rispetto a quello già ottenuto nella prima parte. 

 

 

 

Allo studio anche la stretta sul Reddito di cittadinanza, in particolare per i cosiddetti "occupabili" che, stando all'ultima bozza, potrebbero prendere 350 euro al mese per non più di 12 mesi non ripetibili. All'interno del decreto lavoro dovrebbero entrare anche norme per facilitare le assunzioni con contratti a termine. L'obiettivo in quest'ultimo caso è togliere di mezzo i vincoli previsti dal decreto Dignità voluto dal M5s.

 

 

 

Intanto, la premier si è fissata un obiettivo: non perdere i 191,5 miliardi di finanziamenti Ue per il Pnrr. Lo ha ribadito ieri nell'intervista al Foglio: "Il Pnrr lo abbiamo ereditato dai precedenti governi e il tentativo di mettere sulle spalle del mio esecutivo il peso di scelte sbagliate e ritardi ha il fiato corto. Gli italiani sanno benissimo come stanno le cose".

 

 

 

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