Crosetto e il Pnrr: "200 miliardi in 3 anni, difficile". L'errore di Conte
"Il sistema Italia non è in grado di mettere a terra tutti i progetti del Pnrr, bisogna prendere solo le risorse che siamo in grado di spendere". Sono le parole, pesanti, di Guido Crosetto rilasciate in una intervista a la Stampa. Secondo il ministro della Difesa, "l'Italia può fare tutto tranne che perdere i soldi. Faccio un esempio: prendiamo 100 milioni di euro per un'opera, entro la scadenza ne spendiamo solo 98. Significa che dobbiamo restituirne 98 milioni e ci teniamo l'opera non finita che dovremo pagare con il nostro bilancio. Il problema non è solo burocratico, di progettazione. La vera domanda è l'Italia ha la possibilità di scaricare a terra 200 miliardi in tre anni". Sul Mes e il fatto che l'Italia non ha approvato la riforma, il ministro aggiunge: "Il Mes non è nato come forma di finanziamento, ma come possibilità dell'Europa di intervenire in crisi come quella greca. E in Grecia dopo il maxi-prestito, la Troika ha commissariato una nazione sostituendosi al Parlamento. A me non piace. Se il Mes diventasse uno strumento che sostituisce la possibilità della Bce di intervenire nell'acquisto dei debiti sovrani quando si alzano troppo i tassi allora se ne stravolgerebbe il ruolo originale e potrebbe diventare utile".
Sulla guerra in Ucraina "l'Italia si muove lungo due linee portanti - sottolinea Crosetto -. La prima è quella dell'aiuto: dobbiamo garantire all'Ucraina il diritto a difendersi. Ma dall'altra c'è un costante e quotidiano impegno a provare a costruire un tavolo per la pace. Perché adesso l'unica cosa che noi possiamo cercare di fare non è far finire la guerra, ma far interrompere lo scontro e provare a far sedere allo stesso tavolo due interlocutori che non si parlano e non hanno nulla in comune". "Auspicherei un ruolo maggiore dell'Europa per cercare di gettare acqua sul fuoco - osserva -. Perché si è bravissimi a buttare benzina, ma non c'è nessuno che fa il pompiere. Noi abbiamo bisogno di pompieri in un mondo in cui l'Onu, che doveva essere il pompiere, ha perso la possibilità di esserlo. Perché il Consiglio di sicurezza è bloccato dai membri permanenti come Russia, Cina, Stati Uniti. Quindi per la pace c'è bisogno di un altro interlocutore". Può esserlo la Cina?. "La Cina dev'essere un interlocutore al tavolo della pace. Per gli imprenditori però è un grandissimo concorrente. È uno dei temi che dobbiamo porci in Italia e in Europa". Infine sui balneari Crosetto conclude: "Si possono adeguare regole e tariffe, senza portare avanti un'ideologia. Se a parità di incasso per lo Stato posso avere 100 bagni gestiti da 100 famiglie o 100 bagni gestiti da una sola grande società, preferisco avere 100 famiglie".