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Ignazio La Russa, la scelta: "Ecco dove sarò il 25 Aprile"

Ignazio La Russa

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Agenda fitta quella di Ignazio La Russa per il 25 aprile. Nonostante un colloquio con Repubblica abbia sollevato la polemica, il presidente del Senato non cede alle provocazioni. Il suo impegno in vista del giorno della Liberazione non manca. È il suo staff, infatti, a ufficializzare gli appuntamenti di La Russa che inizierà alle 9, quando si recherà all'Altare della Patria. Lasciato il monumento nazionale dedicato a Vittorio Emanuele II, l'esponente di Fratelli d'Italia interverrà alle 12.15 alla riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi Membri dell'Unione europea. Un appuntamento che, per l'occasione, si tiene a Praga. A seguire, alle 15, la seconda carica dello Stato parteciperà alla commemorazione e deporrà una corona al Monumento di Jan Palach - l'oppositore al regime comunista che per protesta si diede fuoco perdendo la vita - Piazza San Venceslao. Infine, alle 16.30 La Russa sarà al Campo di concentramento di Theresienstadt. 

 

 

Insomma, un'agenda che zittisce le critiche arrivate in queste ore dopo che ha affermato: "Nella Costituzione non c'è alcun riferimento all'antifascismo. Io credo semplicemente che ciò accadde sotto la spinta dei partiti moderati che non volevano fare questo regalo al Pci e all’Urss". Ed ecco che le opposizioni si sono scatenate: Pd in prima fila. "Ho sentito le parole di La Russa, ha detto che l'antifascismo non è in Costituzione. Ma l'antifascismo è la nostra Costituzione", tuona Elly Schlein, oggi a Riano per la segreteria del Pd. E ancora, le fa eco Alessandro Zan: "La Russa: 'L’antifascismo non è in Costituzione'. La Costituzione: 'È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista'. Siamo al negazionismo. La Russa è sempre più imbarazzante e inadeguato", scrive su Twitter il deputato dem nonché componente della segreteria nazionale del Partito Democratico con delega ai Diritti.

 

 

Eppure il presidente del Senato su quanto fatto trapelare dal quotidiano di Molinari è stato chiaro: "Ho letto l'articolo di Repubblica con richiamo in prima pagina dal titolo 'L'antifascismo non è nella Costituzione. Il mio 25 aprile? Metterò d'accordo tutti'. Ringrazio il giornalista Emanuele Lauria che ha lecitamente trasformato in 'colloquio' un veloce scambio di parole avvenuto ieri alla buvette del Senato e ripreso in maniera corretta e testuale dall'agenzia di stampa Ansa. Mi preme però sottolineare che, come riportato anche dalla stessa agenzia, il mio riferimento non era 'all'antifascismo' ma all'assenza in Costituzione della 'parola antifascismo', essendo i valori della Resistenza, a cui mi sono esplicitamente richiamato, espressi in positivo nella prima parte della Costituzione". Da qui la precisazione: "Con tale dovuta e necessaria correzione, ritengo venga meno qualsiasi interpretazione contraria al mio pensiero. Il 25 aprile ho modificato gli impegni internazionali assunti da tempo e sarò all'Altare della Patria a fianco del Presidente della Repubblica". 

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