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Meloni durissima contro il Fatto: "Allusioni indegne e oscene su mia sorella"

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La vignetta di Natangelo pubblicata in prima pagina su il Fatto quotidiano che ritrae la sorella di Giorgia Meloni e moglie di Francesco Lollobrigida, Arianna, a letto con l'amante di colore, ha scatenato la bufera e lo sdegno. In primis della premier: "Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella", tuona Giorgia Meloni. "Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un governo considerato nemico", attacca il presidente del Consiglio in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. "E il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati", osserva ancora la Meloni. Che avverte la sinistra: "Se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro. Con amore. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi 'buoni'". E nel mirino, ovviamente, c'è il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che ha dato il via libera all'assoluta porcheria che campeggia in prima pagina

Porcheria-Natangelo contro Arianna Meloni: clicca qui per vedere la vignetta

Anche Isabella Rauti è furibonda: "Si sente tanto parlare, in genere giustamente, della necessaria battaglia al sessismo e agli stereotipi, poi, quando appaiono vignette, come quella pubblicata oggi sul Fatto Quotidiano, che rappresentano un vero e proprio inno alla volgarità e al sessismo, molte voci tacciono", attacca la senatrice di Fratelli 'Italia e sottosegretaria alla Difesa. "Questo silenzio è la conferma dell'ipocrisia di taluni esponenti della sinistra, ed è indecente oltre che triste. Attendiamo parole di condanna da parte dei rappresentanti dell'opposizione nonché le pubbliche scuse del direttore del Fatto Quotidiano. Al ministro Lollobrigida e ad Arianna Meloni la mia solidarietà politica e personale".  

Sulla stessa linea il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che si dice "scandalizzato". "Siamo abituati alle critiche e continuiamo a lavorare a testa bassa per il bene della Nazione ma oggi si è superato il limite: mi auguro che da parte del direttore Marco Travaglio arrivino scuse immediate e che tutte le forze politiche esprimano la loro indignazione. A partire dalla segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che sono certo vorrà prendere le distanze e condannare con fermezza questa indecenza. Il confronto politico e il diritto di critica possono essere aspri ma non devono mai prescindere dal rispetto reciproco e dalla correttezza".

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