Mattarella ad Auschwitz: "Crimine atroce che non può conoscere oblio"
I sopravvissuti all'Olocausto sono "preziosi testimoni della verità. Siamo qui oggi a rendere omaggio, a far memoria dei milioni dei cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista, che con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine orrendo contro l'umanità", ha esordito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ad Auschwitz, al termine della Marcia dei Vivi, appuntamento che si svolge ogni anno per celebrare le vittime della Shoah. "Un crimine atroce - ha rimarcato il Capo dello Stato- che non può conoscere né oblio, né perdono".
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"I regimi fascisti europei, consegnarono propri concittadini ai carnefici" nazisti, ha proseguito il Capo dello Stato. "Oggi più che mai, nel riproporsi di temi e argomenti che avvelenarono la stagione degli anni ’30 del secolo scorso con l’infuriare dell’aggressione russa all’Ucraina, la memoria dell’Olocausto rimane un monito perenne che non può essere evaso. L’odio, il pregiudizio, il razzismo, l’estremismo, l’antisemitismo, l’indifferenza, il delirio, la volontà di potenza sono in agguato, sfidano in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli".
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"Oggi è il giorno dello Yom HaShoah, la giornata del Ricordo dell’Olocausto. Ricordare è dimensione di impegno. È dimostrazione che, contro gli araldi dell’oblio, la memoria vince. Per affermare l’orgoglio di voler essere 'persone umane'. Per ripetere e ribadire 'mai più'".