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Sondaggio Masia, migranti e stato d'emergenza? "No dal 54% degli italiani"

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I cittadini stanno dalla parte del governo. A confermarlo il sondaggio di Fabrizio Masia. In collegamento con Agorà su Rai 3, il direttore generale di EMG Acqua conferma il sostegno degli italiani a ministro e Giorgia Meloni. Almeno per quanto riguarda la dichiarazione dello stato di emergenza sull'immigrazione. Una dichiarazione, ha spiegato più volte il titolare dell'Interno Piantedosi, doveroso in quanto permette all'esecutivo "di dotarsi e di dotarci di procedure semplificate per poter essere all'altezza della sfida di questa complessità: cioè fasi di concentrazione acuta degli sbarchi su luoghi ben definiti, che sono soprattutto i luoghi di sbarco di Sicilia e Calabria e quindi di procedere a tutti gli adempimenti conseguenti con modalità più celeri". 

 

 

"Il campione analizzato riconosce che esiste uno stato di emergenza, quindi la dichiarazione è necessaria", anche per chi "ha un orientamento più sinistrorso". La spiegazione è semplice: "Chi sta più a sinistra crede che sia necessaria una gestione più inclusiva, chi invece è più destrorso, pensa magari a una soluzione che vada a frenare i flussi migratori". Una percentuale, quella a favore dello stato di emergenza, che supera la maggioranza arrivando a quota 54.

 

 

Più scettico il 34 per cento, convinto che si tratti di una presa di posizione "inutile". Il restante 12 per cento si dice non in grado di rispondere. "È chiaro - spiega Masia - che la questione è molto ampia ed è molto complessa, se ne parla da tanti anni ma non viene risolta perché ci sono numerose difficoltà che non riusciamo a gestire da soli". 

 

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