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Bisignani, Meloni e il nucleare: "Secchiona com'è il premier..."

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Una politica industriale unitaria: è questo un importante obiettivo che il governo di centrodestra può finalmente raggiungere, secondo Luigi Bisignani. Che sul Tempo parla di un "risolutivo coordinamento sinergico tra le grandi aziende pubbliche che finora hanno vagato in ordine sparso". Di questa sinergia dovrebbero fare parte non solo le fonti rinnovabili, ma anche il nucleare di nuova generazione.

 

 

 

Il premier, da questo punto di vista, si starebbe muovendo bene. "La Meloni, secchiona com’è, si è documentata e la sua non contrarietà fa ben sperare", scrive Bisignani. Il ricorso al nucleare, tra l'altro, è una realtà per tutti i partner del G7 tranne l’Italia. Ma presto qualcosa potrebbe cambiare. Anche i sondaggi più recenti, in effetti, registrano che la maggioranza degli italiani, soprattutto dopo il caro bollette dell'ultimo periodo, non sarebbe poi così contraria alle nuove tecnologie.

 

 

 

"L’energia nucleare piace all’Esecutivo perché la considera un prodotto 'Made in Italy' di cui andare fieri, al pari di moda e design - continua Bisignani sul Tempo - è stata infatti scoperta novanta anni fa in via Panisperna a Roma da scienziati italiani e fino agli anni ‘70 siamo stati una nazione leader nel nucleare civile". Anche l'ex ministro Roberto Cingolani, oggi Ceo di Leonardo, ha sempre sottolineato che per decarbonizzare è necessario dare una possibilità al nucleare.

 

 

 

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