FdI, Gardini contro la sinistra: "Silenzio su Mestre. Puro odio, siamo indignati"
Sono passate ormai 24 ore dall'assalto alla sede di Fratelli d'Italia a Mestre. La sede è stata vandalizzata, distrutta. Poi le scritte, "fasci assassini". Violenza e odio puro. Un episodio gravissimo, stigmatizzato da tutte le forze di maggioranza. Ma non dalla sinistra, dal Pd, dalle opposizioni.
Un silenzio imbarazzante alla vigilia, ancor più sconcertante oggi, domenica 16 aprile. E proprio su questo punto insiste Elisabetta Gardini, vicecapogruppo FdI alla Camera, che passa all'attacco, durissimo: "Un vero e proprio agguato dalla violenza efferata che ci riporta al clima di terrore degli anni di Piombo", premette. "Quanto accaduto a Mestre contro la sede regionale di Fdi acquista ancora maggior gravità dopo 24 ore di silenzio da parte della sinistra che non ha speso nemmeno una parola, al di là di qualche esponente fuori dal coro, per condannare un atto di puro odio. Non possiamo non indignarci per chi si gira dall’altra parte perché in alcuni casi come questo il silenzio rende colpevoli", conclude la Gardini.
Dello stesso tenore le parole di Tommaso Foti, capogruppo a Montecitorio di FdI. "Quanto accaduto ieri a Mestre, la violenza inaudita di chi si è scagliato contro la sede regionale di Fratelli d'Italia riaccende in noi la viva preoccupazione che si stia pericolosamente superando il limite e, proprio nel giorno in cui ricordiamo la morte dei fratelli Mattei, non posso che interrogarmi su un possibile ritorno di quegli anni efferati. Alla luce di questa viva preoccupazione registro, con estremo rammarico, che l'opposizione di sinistra non abbia speso parole di biasimo per quanto avvenuto, tranne qualche eccezione che accolgo con piacere. È grave. E lo è soprattutto perché ci allontana da un clima di pacificazione nazionale che deve essere trasversale e che la nostra stessa Nazione ci chiede", conclude Foti nel silenzio della sinistra, silenzio che continua ad essere tombale.