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Stefania Craxi, la confessione: "Cosa feci all'amante di mio padre Bettino"

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Una lunga intervista, sincera, toccante, a tratti drammatica. A parlare al Corriere della Sera è Stefania Craxi, figlia di Bettino Craxi, e il colloquio è tutto incentrato su di lui, l'ex premier e leader del Psi finito ad Hammamet per sfuggire a Mani Pulite. 

E la Craxi ammette che "papà depose i fiori dove fucilarono il Duce". Era di sinistra, ma si indignava per l'ipocrisia di sinistra. E così, di fronte al cancello sul lago di Como dove Benito Mussolini fu fucilato, quando si trovò davanti un cartello che parlava di "fatto storico", Craxi si indignò. "Così mi portò a comprare un mazzo di fiori e a deporli dove era morto Mussolini".

"Che papà era?", chiede Aldo Cazzullo. E la figlia risponde: "Molto fisico. Non abbiamo una sola foto insieme in cui non siamo abbracciati o per mano. Ma era un padre impossibile". E perché? "Era gelosissimo di me; come io lo ero di lui. Infatti sono uscita di casa a vent’anni e mi sono sposata a 23. Solo dopo la sua morte ho fatto pace con i suoi difetti. Comprese le fidanzate di troppo", ammette Stefania Craxi.

 

E quando le chiedono conto dei rumors del suo scontro fisico con Anjia Pierone, che fu amante di Craxi, Stefania conferma: "Le strappai un orecchino e glielo gettai dalla finestra; l’altro lo conserva ancora". E Bettino come reagì? "Si arrabbiò moltissimo: Voi due mi farete finire sui giornali!. Lui era così: sfuriate terribili; ma non portava mai rancore, a nessuno". E la mamma? "Craxi è sempre piaciuto alle donne, sin da quando aveva vent’anni, aveva già perso i capelli e non contava nulla. Mamma è stata l’unica a saperselo tenere", conclude Stefania Craxi.

 

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