In Onda, Cottarelli sul Pd della Schlein: "Messaggio incerto"
"Mi spiace perché credo sia necessaria un'area liberaldemocratica di centro": Carlo Cottarelli, ospite di Concita De Gregorio e David Parenzo a In Onda su la7, ha commentato così la rottura del Terzo Polo. "Lei ha contribuito a scrivere il programma di quello che doveva essere il partito unico...", lo ha incalzato la conduttrice. E lui ha precisato: "Ho lavorato per Azione e in parallelo ho lavorato per il Pd, l'ideale per me sarebbe stata un’alleanza tra Azione e Pd insieme a +Europa".
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Quando Parenzo, invece, gli ha chiesto se la Schlein sia troppo a sinistra, il senatore ha innanzitutto fatto un chiarimento: "Non ho mai considerato di passare dal Pd al Terzo polo perché io sono stato eletto col Pd...". Poi ha aggiunto: "Io credo che per ogni partito sia importante avere un messaggio che può essere riassunto in tre parole. Per la destra è 'prima gli italiani', per il M5s è 'uno vale uno'. Il problema del Pd è che, volendo mettere insieme il compromesso, si ha un messaggio incerto".
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"E' un partito della redistribuzione o un partito delle opportunità? - si è chiesto l'economista -. Diamo più importanza alla redistribuzione oppure alle opportunità quindi pubblica istruzione e sanità? Se uno legge la mozione Schlein c'è un passo che dice che noi siamo contro la meritocrazia perché nella scuola non tutti hanno le stesse possibilità. Io dico: facciamo il possibile perché ci sia uguaglianza ma non togliamo il criterio della meritocrazia".
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