Meloni in Etiopia, schiaffo a Repubblica: "Non c'è il vostro giornale..."
Repubblica attacca Giorgia Meloni e lei risponde. La premier, in viaggio di Stato in Etiopia, ha parlato ai cronisti dell'impegno dell'Italia per la stabilizzazione e la crescita del paese nordafricano. Poi è finita nel mirino dell'inviato di Repubblica Tommaso Ciriaco, il quale le ha chiesto se avesse avuto modo di scusarsi per i crimini del passato coloniale. Come se la responsabilità di quanto successo in passato, insomma, fosse sua.
Il fastidio della Meloni è stato piuttosto evidente. Nonostante questo, però, la premier ha comunque risposto alla domanda e ha detto: "Francamente la questione non è emersa, forse qui non c'è Repubblica, non vedono il nesso che vedete voi". Ha risposto ben volentieri invece in merito all'impegno dell'Italia in Africa. In particolare, ha spiegato: "Vogliamo lavorare sulle infrastrutture, sull'agricoltura, sul turismo, che può essere in Etiopia una grande occasione di sviluppo".
"Quello che questi Paesi ci chiedono è di farci portavoce verso l'Unione europea, il G20, il G7, delle loro istanze e delle loro necessità e penso che l'Italia possa giocare questo ruolo - ha aggiunto la premier -. Nel Consiglio europeo ci stiamo occupando di portare maggiore attenzione sull'Africa". Infine, a chi le ha chiesto della possibilità di un partito unico a destra, lei ha risposto: "Io sono sempre stata convinta che la pluralità anche all'interno del centrodestra sia un arricchimento più che un problema. Il punto è la volontà di camminare insieme, quella volontà io la vedo, fermo restando quella volontà ci sono anche sfumature diverse. Questo è più facile oggi farlo con i partiti, quello che succederà domani nessuno è in grado di dirlo".