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Emma Bonino, fucilata a Carlo Calenda: "Che uomo è"

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Carlo Calenda? “È l’uomo dei voltafaccia”. Non le manda a dire Emma Bonino, che in un’intervista rilasciata a Repubblica si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “Io ho in mente quello del 7 agosto dell’anno scorso - ha dichiarato la leader di +Europa - quando ruppe il patto con il Pd di Letta e con noi. Eppure aveva baciato solo qualche giorno prima in conferenza stampa Enrico Letta e, se ci fosse stato Nicola Fratoianni, avrebbe abbracciato pure lui, per suggellare l’accordo”.

 

 

Pur non nutrendo alcun desiderio di “vendetta”, la Bonino non ha alcuna intenzione di dimenticare quel giorno in cui Calenda si è rimangiato l’impegno preso con il centrosinistra. “È stata una data spartiacque - ha sottolineato - dopo quel 7 agosto con Calenda non ho mai più parlato. Il voltafaccia è stato un punto di non ritorno, io con i voltafaccia non mi intendo. Nei confronti di Calenda ho perso qualsiasi tipo di fiducia, non mi fido più. Quando hanno deciso di fare questo Terzo Polo fritto e mangiato, non mi hanno chiamata affatto. Diciamo che sono virtuosa per mancanza di tentazioni”.

 

 

La Bonino non ha risparmiato qualche critica anche a Matteo Renzi: “Non lo conosco molto, ma ci sarà pure una sua responsabilità certo. Il fatto che si sia messo a dirigere un giornale, il Riformista, e faccia il conferenziere, essendo contemporaneamente senatore, dà l’impressione che intenda le istituzioni come una sinecura. In questa vicenda c’è un dato personale molto forte. Come si dice? Non possono esserci due galli in un pollaio - ha chiosato - meno male che noi ne siamo rimasti fuori”.

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