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Meloni nomina Cingolani, raptus Di Battista contro Grillo

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Alessandro Di Battista torna a dire la sua. L'ultima stoccata sembra diretta a Beppe Grillo, principale sponsor di Roberto Cingolani. Il motivo è tutto racchiuso in un tweet dell'ex pentastellato. "Cingolani - si legge -, ex-ministro della transizione ecologica voluto dal M5S nel governo Draghi nominato AD di Leonardo dal governo Meloni. Complimentoni a chi volle quel governo, a chi scelse Cingolani e a chi votò la fiducia". Non a caso Dibba lasciò il Movimento 5 Stelle proprio in dissenso con la scelta di entrare nel governo guidato da Mario Draghi.

 

 

Solo nel 2021 il fondatore dei Cinque Stelle ed ex comico si era collegato assieme all'allora ministro della Transizione Ecologica alla congiunta dei gruppi M5S. Poi il siparietto: "Il futuro è la transizione ecologica", esordiva Grillo: "Io sono l'elevato e lui il supremo". Non a caso il nome di Cingolani era stato fatto proprio da lui al premier. Dunque, per Grillo fu "un successo". Eppure che la Meloni abbia apprezzato il lavoro di Cingolani non è una novità. Basta pensare che nei giorni della formazione del suo governo si vociferava di una riconferma per l'attuale ad di Leonardo. Un vero e proprio smacco per i Cinque Stelle. Almeno secondo Dibba che non può far altro che gettare benzina sul fuoco. 

 

 

Cingolani vanta però un curriculum illustre. Nel 2001 nell’università salentina ha creato e diretto il National Nanotechnology Laboratory, diventato eccellenza internazionale per le nanotecnologie. Ma è il suo ruolo di direttore scientifico dell'Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova, ricoperto dal 2005 al 2019, che lo ha consacrato come uno dei profili più importanti del mondo della scienza e dell'innovazione internazionali. 

 

 

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