Renzi, frase rubata: "Calenda è pazzo, ha sbagliato le pillole".
Basta un retroscena di Carlo Bertini sulla Stampa per far esplodere nuovamente la polveriera del Terzo Polo. Frase per così dire "rubata" a Matteo Renzi: "Calenda è pazzo, ha sbagliato pillole". Apriti cielo. Il leader di Azione alle 8 della mattina apre Twitter e risponde a modo suo al socio, con cui è ai ferri corti da giorni. "Matteo Renzi queste volgarità nascondono un nervosismo esagerato. Semplicemente hai provato a darci una fregatura e sei stato rispedito al mittente. Questa volta lo 'stai sereno' non ha funzionato. Fine", scrive condividendo proprio l'articolo del quotidiano torinese.
Risposta lampo del profilo Twitter di Italia Viva: "Carlo, nessuno ha mai pronunciato quelle frasi. Qui c'è il testo pronto: vuoi firmare o preferisci di no? Nessuna fregatura, guarda il documento". Il tema è la nascita del partito unico, un tira-e-molla che sta facendo emergere tutti i dubbi, i veleni e i sospetti reciproci tra IV e Azione. Poche ore fa Calenda, dopo 3 ore di riunione, Calenda era esploso parlando di "nulla di fatto". Il comitato politico della federazione Azione-Italia Viva ha infatti discusso il nuovo documento sul percorso verso il partito unico del Terzo Polo cui fa riferimento il tweet di IV, ma le posizioni restano di fatto "inconciliabili".
In realtà, dai renziani emerge più ottimismo: "Una riunione costruttiva - getta acqua sul fuoco la vicepresidente della federazione Elena Bonetti -, in cui abbiamo affinato i passaggi che ci porteranno alla costituente del nuovo soggetto politico". Calenda e Matteo Richetti, però, citano "l'attacco personale" ricevuto da Maria Elena Boschi "dieci minuti prima di entrare in una riunione", e lo considerano un segnale della "volontà di rompere, non c'è un clima di reciproco rispetto". "Hanno ribadito - spiega Calenda - che Iv continuerà a fare attività nel 2024. Mentre facciamo il partito unico, Renzi fa la Leopolda? E che c'ho scritto Jo Condor?".