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Renzi e Calenda, la verità sulla rottura: "Matteo sui soldi non scherza"

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Un retroscena da Italia Viva, anzi "una velina" come suggeriscono i renziani, dà per morto il Terzo Polo. Il leader di Azione Carlo Calenda e Matteo Renzi sarebbero già ai ferri cortissimi, nonostante le smentite dei fedelissimi dell'ex premier, a partire da Maria Elena Boschi. Il caso, in una pentola che bolle da giorni (perlomeno da quando Renzi ha annunciato a sorpresa di essere diventato direttore editoriale del Riformista per almeno un anno) esplode ufficialmente quando "una fonte autorevole di IV" si sfoga con l'agenzia LaPresse: "Mi sembra che nessuno voglia fare più niente. Calenda e Renzi alla fine non riescono a stare insieme e secondo me si spacca tutto". 

 

 

 

"La vera ragione per cui Carlo è impazzito è che ha capito che qualcuno di noi vuole candidarsi contro di lui", attaccano i renziani, che continuano a fare il nome di Luigi Marattin quale possibile avversario del leader di Azione nella corsa alla segreteria del partito unico. Non solo. "Azione potrebbe perdere pezzi: Carfagna potrebbe lasciare", è la previsione di chi vede l'ex ministra del Mezzogiorno "pronta a tornare in Forza Italia". Secca la replica dal quartier generale di Azione: "Il nodo è che Renzi, tornato a fare il segretario di IV, non vuole scioglierla e non vuole destinare il 2x1000 al nuovo partito. Il ragazzo sui soldi non scherza", è l'accusa, che però viene respinta al mittente dai renziani: "Sciocchezze".

 

 

 

L'unico modo per far rientrare almeno in parte la crisi tra i due galletti nello stesso non troppo largo pollaio è metterli l'uno di fronte all'altro, in una stanza chiusa. "I due si devono vedere. Seppellire l'ascia di guerra o, più verosimilmente, prendere atto che è finita". "Per quanto concerne Azione la prospettiva di un partito dei liberal-democratici aperto e inclusivo resta l'unica utile al paese - ha commentato Calenda sui social -. Va perseguita seriamente e rapidamente con i soggetti realmente interessati. Polemiche da cortile non ci interessano e non vi prenderemo parte". Da Italia Viva, come detto, gettano acqua sul fuoco, ma con sottile vena maliziosa: "Leggo polemiche dentro il Terzo Polo - scrive su Twitter la Boschi -. Mi dispiace. Abbiamo scelto di fare un partito unico e abbiamo già definito le date. Noi non cambiamo idea e lavoriamo in questa direzione".

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