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Morani, la frase vergognosa: "Stupro? Giusto non dire nulla"

 Alessia Morani

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È tornato ieri sera 10 aprile l’appuntamento con Quarta Repubblica, il talk show dedicato all’attualità politica ed economica condotto in prima serata da Nicola Porro su Rete quattro. Al centro della puntata le direttive green dell’Ue e il paradosso delle ordinanze contro i barbecue in nome della tutela ambientale. E ancora un focus sul Pnrr: tutti i progetti in cantiere sono davvero indispensabili? Con reportage, cifre e approfondimenti, si è poi tornati a parlare del tema immigrazione con il caso Soumahoro e la chiusura delle indagini sulle cooperative di famiglia che ha interessato la moglie e la suocera del deputato. E ancora, la vicenda del runner ucciso dall’orso in Trentino: è giusto abbatterlo? In studio hanno dibattuto tra gli altri Alessia Morani, Andrea Ruggieri, Tommaso Labate, Vittorio Sgarbi e Daniele Capezzone. Non sono ovviamente mancate le incursioni comiche di Gene Gnocchi.

 

 

E si è parlato anche della vicenda dello stupro alla festa dell'Unità di Bologna avvenuto ormai sette mesi fa. Un fatto gravissimo che è stato tenuto segreto per ben duecento giorni. Cosa sarebbe successo se avessero nascosto uno stupro avvenuto ad Atreju, alla festa di Fratelli d’Italia, o a Pontida alla festa della Lega? La domanda l'ha posta Libero in un articolo di Fausto Carioti. Ma secondo Alessia Morani, "hanno fatto bene a mantenere il riserbo, è in fatto di una gravità assoluta e non accetto la polemica politica", sbotta la piddina.

 

 

Non è d'accordo con la Morani Daniele Capezzone che al contrario sottolinea: "Tutti sappiamo che se il fatto fosse accaduto in una festa di FdI o di FI o della Lega avremmo avuto un coro a rete unificate da parte della sinistra". Ma si sa la sinistra non riesce mai a fare autocritica, le viene meglio accusare gli altri. 

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