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Berlusconi, Zangrillo zittisce i gufi: "Provo imbarazzo, ipotesi fantasiose"

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Questa è stata la quinta notte in terapia intensiva per l’ex premier Silvio Berlusconi che da mercoledì scorso si trova ricoverato nel reparto di Terapia intensiva al primo piano sotterraneo dell’ospedale San Raffaele di Milano per una infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonocitica cronica. 

 

 

Tutto procede secondo i protocolli stabiliti, sinora i suoi medici non si sono sbilanciati in previsioni né ottimistiche né pessimistiche, chiarendo piuttosto che il fondatore di Forza Italia reagisce bene alle terapie pur in un quadro clinico che rimane "veramente difficile". È un paziente da monitorare questo è certo. Alberto Zandrillo che è direttore del reparto di Terapia intensiva e cardiochirugica oltre che medico personale del Cav ha zittito dunque così chi si avventura in ipotesi e scenari sulla sua salute, che "non rispondono a dei criteri di obiettività ai quali un medico serio è chiamato". "Ho provato imbarazzo per quanto si legge in questi giorni sono cose assolutamente fantasiose che non rispondono ad alcun criterio obiettivo. Un criterio a cui i medici seri si riferiscono: cioè soprattutto una conoscenza obiettiva del quadro clinico", fa sapere Zangrillo.

 

 

E anche stamattina 10 aprile, giorno di Pasquetta, il professore è arrivato al San Raffaele senza rilasciare dichiarazioni al suo ingresso. Ieri, Zangrillo è rimasto nella struttura per l’intera giornata. Fino a tarda sera, Berlusconi ha ricevuto le visite di qualche famigliare e amico, la figlia maggiore Marina (prima di pranzo, poi tornata anche la sera) e la quartogenita Eleonora, il presidente Mediaset Fedele Confalonieri. Al fianco del Cav c’è sempre la compagna e deputata di Forza Italia Marta Fascina con suo padre Orazio che si è trasferito in una camera dell’ospedale per stare accanto alla figlia e al genero. Secondo fonti ospedaliere oggi non sono previsti bollettini ufficiali.

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