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Mastella, la confessione su Berlusconi: "Non lascerà mai la regia"

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Con Silvio Berlusconi ricoverato in terapia intensiva in tanti si sono domandati sul futuro di Forza Italia. Tra questi anche Clemente Mastella, convinto che "se anche Silvio Berlusconi decidesse nei prossimi mesi di dedicarsi alle cure e ai suoi affetti, non si sottrarrebbe mai alla fatica di fare il leader del suo partito". In sostanza per il ministro del Lavoro nel primo governo del Cav e oggi sindaco di Benevento, il fondatore di Forza Italia "eserciterà anche a distanza la regia" della sua creatura politica. A confermarlo anche le notizie che arrivano dall'ospedale San Raffaele. Ad andare a far visita all'ex premier il fedelissimo Confalonieri. È stato lui a spiegare che "l'impressione è quella di una stabilità pur nella difficoltà sanitaria. Sono tutti abbastanza ottimisti".

 



E azzurri compresi. "Berlusconi è Forza Italia e Forza Italia è Berlusconi - ammette sulle colonne de La Stampa -. È stato il più grande populista moderato dell'Occidente. Qualora l'ex premier pensasse più alla sua salute e meno al partito, ma non è proprio nelle sue corde, non vedo all'orizzonte qualcuno che possa essere per lui quello che Chirac è stato per De Gaulle".

 



La delicata situazione in cui si trova il suo leader non mette i pastoni tra le ruote al partito. A detta di Mastella in Parlamento non ci saranno fuoriuscite. "Questo - conclude - è un problema che si presenterà solo in futuro. Il destino di Forza Italia dipenderà dalla volontà di Giorgia Meloni di dare vita a un partito conservatore, che è cosa ben diversa dallo stato attuale di FdI, da questa nebulosa che ha attraversato il passato ed è oggi al potere, ma che ogni tanto frana sulle uscite intempestive dei suoi uomini". 

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