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Berlusconi, quarta notte in ospedale: il dettaglio fuori dal San Raffaele

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Quarta notte in terapia intensiva per Silvio Berlusconi, che si prepara ad affrontare la giornata di Pasqua ancora ricoverato al primo piano sotterraneo dell’ospedale San Raffaele di Milano dove si trova per una infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonocitica cronica. La notte del leader 86enne sarebbe stata "tranquilla" come assicurano fonti dell’ospedale, circostanza che accresce l’ottimismo di famigliari e amici. Peraltro, come annunciato ieri a sorpresa dal professore Alberto Zangrillo, Berlusconi sta reagendo bene alla terapia, ha detto il primario di rianimazione replicando così alle voci discordanti circolate nelle ultime ore.

Al momento è escluso che oggi l’ospedale emetta un bollettino, stando a quanto si apprende; si attendono invece le consuete visite dei parenti che da mercoledì non hanno mai saltato un giorno. Anche ieri è tornato il fratello Paolo, che è stato il primo ad arrivare, i figli Luigi, Marina e Piersilvio. E ancora l’amico di una vita, il presidente Mediaset Fedele Confalonieri per il terzo giorno consecutivo. Prima volta per Gianni Letta, il fedelissimo consigliere politico che, scegliendo una metafora pasquale, ha voluto confortare tutti: "La strada della rinascita, se non della risurrezione, è imboccata". Insomma il vento dell'ottimismo torna a soffiare sul San Raffaele. Il tutto mentre timori e attenzioni, anche mediatiche, apparentemente continuano a calare: dopo cinque giorni si ha iniziato ad assottigliarsi il numero di giornalisti chiamati ad affollare i cortili dell’ospedale, un dettaglio da non sottovalutare. 

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