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Alberto Zangrillo sbrocca: "Imbarazzo per chi gli dà da mangiare"

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"Io provo un senso di umana pietas per il protagonista dell'articolo improvvido che è uscito oggi sulla stampa. E nascondo a fatica, con il professor Ciceri, che è un esperto della materia, l'imbarazzo che sicuramente proverà un grande istituto come il policlinico clinico Agostino Gemelli che è l'istituto che dà da mangiare a questo signore". Il professor Alberto Zangrillo, medico curante di Silvio Berlusconi, se l'è tenuto per tutta la giornata, poi una volta davanti ai cronisti che stazionano davanti al San Raffaele in attesa di notizie sulla salute del Cav, ha commentato l'articolo apparso oggi sul quotidiano in cui si afferma che con il tipo di leucemia di cui è affetto l'ex premier non si può tornare a fare politica. "Ci sono dei personaggi che dovrebbero essere seri e che pensano di contravvenire a quella che è la regola aurea della medicina che è di parlare quando si hanno tutte le informazioni e che si permettono di dare delle ipotesi delle previsioni e dei giudizi sul fatto che Berlusconi potrà o meno continuare a lavorare e a fare politica", ha tuonato davanti ai cronisti. 

 

 

Ciò che si legge in questi giorni, ha puntualizzato il medico personale di Berlusconi "sono delle cose assolutamente fantasiose che non rispondono ad alcun criterio obiettivo a cui i medici seri si riferiscono, cioè soprattutto una conoscenza obiettiva del quadro clinico. Noi abbiamo una strategia terapeutica molto precisa per cui tutte quelle che sono fughe in avanti e fughe indietro, quindi il pessimismo e l'ottimismo, non rispondono a dei criteri di obiettività ai quali un medico serio è chiamato". Poi Zangrillo ha invitato i giornalisti che lo avevano intercettato all'uscita del San Raffaele "a tornare a casa festeggiare la Pasqua come merita di essere festeggiata". "Non state più qua perché non succederà più nulla oggi". Sulle condizioni di Berlusconi "Non faremo nessun comunicato, non accadrà più nulla", ha concluso.

 

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