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Berlusconi ricoverato, il gesto del figlio Luigi che cambia lo scenario

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Terza notte in terapia intensiva per Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì mattina all’ospedale San Raffaele di Milano per una polmonite piuttosto aggressiva che secondo il suo medico personale, Alberto Zangrillo, è insorta come conseguenza della leucemia mielomonocitica cronica di cui l’ex premier soffre da tempo. Berlusconi avrebbe comunque fatto registrare nuovi segnali di miglioramenti che fanno ben sperare sanitari e familiari. C’è quindi un cauto ottimismo tra i medici e i familiari espresso dal pollice alzato rivolto ieri si giornalisti dal figlio minore del Cavaliere, Luigi.

Anche ieri accanto al leader azzurro si sono alternati per l’intera giornata parenti e amici, dal fratello Paolo, ai figli, Marina, Piersilvio e Barbara, immortalati in un lungo abbraccio quando hanno lasciato il San Raffaele. Si attende per oggi un bollettino medico dopo che nessun aggiornamento è stato diffuso ieri nè sono trapelate notizie sull’evoluzione delle condizioni dopo la nota emessa giovedì da Zangrillo e dal primario di ematologia Fabio Ciceri. Insomma la situazione del Cavaliere resta seria, ma rispetto alle ore del ricovero e dell'ingresso nel reparto di terapia intensiva del San Raffaele, il quadro comincia a dare qualche segnale di speranza e di ottimismo. Il fattore tempo in questi casi è determinante e il fatto che Berlusconi risponda alle terapie, di certo, è un segnale forte. 

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