Berlusconi ricoverato, bufera su Calenda: "Non chiedo scusa"
Volano stracci tra Carlo Calenda e Maurizio Gasparri. Al centro le dichiarazioni del leader di Azione su Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia è ancora ricoverato al San Raffaele di Milano per un’infezione polmonare aggravata dalla leucemia mielomonocitica cronica. Tanti i messaggi di vicinanza che continuano ad arrivare al numero uno di Forza Italia. Tra questi anche quello di Calenda, che però ha sollevato la polemica. Ospite di Tagadà su La7, l'alleato di Matteo Renzi ha augurato al Cavaliere di "tornare presto al lavoro". Poi ha ricordato la sua esperienza personale con la leucemia, malattia di cui ha sofferto sua moglie. "È di fatto la chiusura della seconda Repubblica - ha poi sottolineato - perché la seconda Repubblica è Berlusconi. Non ho mai creduto alla successione di Berlusconi. Si chiude un pezzo di storia". E ancora: "La seconda Repubblica è Berlusconi, nel bene e nel male. E questo ha anche aspetti positivi, vedi i conflitti di interesse. Si chiude un pezzo di storia. Ma la vita è più larga della vita. È stato un leone, anzi, è un leone".
Immediata la replica dei forzisti. Tra questi Gasparri, appunto: "Respingiamo al mittente i commenti inopportuni di Calenda che, da politico improvvisato e da eterno figlio di famiglia allevato con dosi massicce di raccomandazioni, non sa né parlare, né tacere. Siamo certi che Silvio Berlusconi darà ancora a lungo un contributo alla politica Italiana. Delle grandi imprese di Berlusconi tutti parlano con attenzione e rispetto. Di Calenda vengono citati soltanto le comparsate nei filmetti dei registi di famiglia e i continui cambi di casacca politica. Studente distratto, non ha imparato, né a casa né a scuola, i principi fondamentali dell’educazione".
A fare eco all'ex ministro anche Paolo Barelli: "Carlo Calenda chieda scusa perché non ha il diritto di entrare nel merito della storia di un uomo, di un grande uomo che ha fondato un grande partito, Forza Italia, a servizio del Paese e degli italiani. Nessuno di Forza Italia parteciperà a un dibattito con lui presente, finché non chiederà scusa". Da qui l'invito: "Si concentri piuttosto sulla sua esperienza politica. Il futuro di Forza Italia appartiene al presidente Berlusconi e a noi. Il nostro partito è Silvio Berlusconi, ha radici profonde, fatte di idee, programmi, cultura di governo, ha migliaia di iscritti e sostenitori sul territorio, in ogni comune, provincia e regione d’Italia. In questo momento la nostra grande comunità ha una voce sola, è al fianco del presidente e combatte con lui".
Ma a condannare le parole di Calenda ci pensa Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, partito alleato di Azione: "Le parole di Carlo Calenda su Berlusconi sono davvero pessime. Capisco l'indignazione di Barelli". Di diverso tenero, infatti, le parole del suo leader. Matteo Renzi alla notizia della malattia del Cav ha pubblicato un post con tanto di foto che li ritrae insieme. A corredo il commento: "Io non ho mai votato Silvio Berlusconi. E Forza Italia non ha mai votato la fiducia al mio Governo. Ma mai come in questo momento voglio dire con affetto: Forza Silvio. Ti aspettiamo sorridente in Senato". Intanto Calenda non ha alcuna intenzione di scusarsi. E lo dimostra in un nuovo tweet: "Ma scusa di che cosa? Capisco il nervosismo e lo scuso, ma non c’è stata una singola espressione meno che rispettosa e ben augurante da parte mia verso Berlusconi".