Rampelli, sinistra cancellata con due parole: "Somari e ignoranti"
Somari e ignoranti. Fabio Rampelli definisce così chi ha criticato la sua proposta a difesa dell'italiano. Il vicepresidente della Camera non ci sta e sbotta contro chi ci vede riferimenti al Ventennio. "Non c'entra nulla. Basta con questi continui riferimenti al fascismo. Il fascismo è morto nel 45", si sfoga con il Messaggero che lo ha intervistato. "Non mi lascio intimidire da quei somari, o ignoranti, che l'hanno criticata senza leggerla, raccontando d'inesistenti multe per chi userà parole straniere". "Non vengono sanzionati i cittadini", puntualizza l'onorevole di Fratelli d'Italia spiegando che "la cifra è alta proprio (fino a 100mila euro, ndr) perché agisce solo su pubbliche amministrazioni, società pubbliche o private, multinazionali. Del resto a grandi società che reiterassero l'uso di parole straniere in documenti ufficiali quanto dovremmo far pagare, 40 euro come per un divieto di sosta?"
Multe fino a 100mila euro per chi usa lingue straniere. Bomba FdI: chi rischia
Riguardo alle motivazioni che ci sono alla base della sua proposta Rampelli spiega che è una battaglia per garantire un diritto, quello "alla comprensione, senza il quale non c'è democrazia". E spiega: "Una buona parte di cittadini italiani non conosce una lingua straniera: gli anziani, chi ha dovuto abbandonare gli studi per esigenze economiche o sociali Non hanno diritto di capire leggi, regolamenti, contratti, doveri, proposte, pur pagando le tasse? È questo che vuole la sinistra, discriminare gli ultimi? Tornare a un'aristocrazia elitaria? Quindi sì, serve una legge per garantire eguaglianza". E poi c'è una rivendicazione identitaria: "Negli ultimi anni", ha fatto notare Rampelli al Messaggero per dar forza alla sua proposta, "l'inserimento di parole straniere nel vocabolario della lingua italiana è cresciuto del 773% e alcuni dicono che quando la metà delle parole in esso contenute avrà origine straniera la lingua madre sarà considerata sterile, inattiva".
"Pieno di somari in giro". Orgoglio-italiano, lo schiaffo di Rampelli alla sinistra