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Berlusconi e la leucemia, la testimonianza di Calenda: "Trattamenti molto violenti"

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"Lo ribadisco con grande chiarezza: non ho mai votato Silvio Berlusconi, è stato un mio avversario, ma in questo momento tutti dobbiamo augurargli di stare bene e anche di tornare a fare il suo lavoro": queste le parole di Carlo Calenda sul Cav. Ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7, il leader del Terzo Polo ha confessato: "Io ho avuto mia moglie malata di leucemia, non cronica, e i trattamenti sono molto violenti, debilitano il fisico, quindi credo che sia in una condizione critica e per questo il pensiero va prima di tutto a lui e ai suoi familiari".

Calenda su Berlusconi a Tagadà

 

 

 

Calenda, poi, ha fatto anche un ragionamento storico-politico: "In secondo luogo penso che questa sia la chiusura di fatto della Seconda Repubblica, perché la Seconda Repubblica è Berlusconi, nel bene e nel male, ognuno ha le sue considerazioni. E in questo suo essere la Seconda Repubblica, io non ho mai creduto alla successione di Berlusconi, non esiste un altro Berlusconi". Secondo l'ex ministro, insomma, "si chiude un pezzo di storia e una vita che è, come dicono gli americani, più larga della vita. Lui è un uomo che ha fatto veramente tutto e io l'ho definito un leone perché è un leone". Infine gli auguri di guarigione: "Detto questo l'unica cosa da fare ora è augurargli il meglio".

 

 

 

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