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Berlusconi insultato, furia-Salvini: "Tarati mentali, fate pena"

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Matteo Salvini perde la pazienza. Nelle ore in cui Silvio Berlusconi è ricoverato al San Raffaele di Milano, non mancano gli odiatori che sul web, e non solo, ironizzano. "Quando c'è una persona ricoverata in terapia intensiva - tuona il leader della Lega -, mi domando che tipo di tarati mentali portino a scrivere sui social, ma anche su siti di quotidiani importantissimi, che hanno milioni di lettori, le cose più improbabili, imbarazzanti, disdicevoli, cattive, ma poi c'è gente che vive col veleno dentro, io li compatisco, a me non fanno rabbia, a me fanno pena, quelli che non riescono a fermarsi neanche fuori da un letto d'ospedale augurando il peggio". 

 

 

Il viceministro non intende abbassarsi ai loro livelli. Il motivo è semplice: "Io non dico ricambio, perché ovviamente è gente che vive male, perché la politica è passione, ideale, valore, competizione, ma poi però di fronte alla vita, alle fortune, alle malattie, alle terapie, uno si ferma e augura a chiunque buona vita, buon presente, buon futuro". Non tutti però sono in grado di mettere da parte il livore: "C'è veramente gente meschina, evidentemente educata, da anni di meschinismo, che ti portano a vedere l'avversario non come un avversario in campo e poi esci e a fine partita ti stringi la mano, qualunque sia il risultato, ma proprio come un nemico da odiare".

 

 

Ecco allora la stoccata: "Mi fa paura da parte di certa subcultura, che non definisco neanche di sinistra, perché è subcultura, che non ha padre o madre politica, il fatto che sia proprio l'odio - conclude -. Non dico che mi spaventa, perché non mi spaventano ma mi fanno pena. Certa gente che sui social, anche in queste ore, non riesce a contenere il proprio schifo che ha dentro, mi fa veramente pena". Anche senza menzionarlo il riferimento sembra chiaramente al Fatto Quotidiano. Nell'edizione di giovedì 6 aprile, a un giorno di distanza dal ricoverlo del leader di Forza Italia, il quotidiano di Marco Travaglio pubblica in prima pagina una vignetta che lascia a desiderare. Qui, a firma di Natangelo, si legge: "Il momento in cui, ricoverato in ospedale, B. comprese che la situazione era davvero seria", è il titolo del disegno. "Avvocato, non ricordavo ci fosse un'udienza in vista", dice Berlusconi che è rappresentato sdraiato sul letto di un ospedale. "Infatti, non c'è nessuna udienza...", risponde il suo legale. Quindi il Cavaliere ribatte: "Oh cribbio! E allora che ci faccio qui??".

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