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Friuli Venezia Giulia, la Lega raddoppia i voti delle politiche: trionfo-Salvini

Fabio Rubini
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Quella del Centrodestra in Friuli Venezia Giulia non è stata una vittoria, ma un vero e proprio trionfo, col centrosinistra staccato di oltre 35 punti percentuali. Un record. Così come un autentico plebiscito è quello che ha portato Massimiliano Fedriga - primo a riuscirci nella storia del Friuli - a fare il bis alla guida della Regione. Meglio di lui, nella storia delle Regionali hanno fatto solo Luca Zaia che vinse nel 2020 col 74% dei consensi e Vincenzo De Luca che, nello stesso anno, rivinse in Campania col 69% dei voti.

Accanto a questi dati c’è poi l’analisi di quella che era la vera sfida di questa tornata, ovvero il derby interno al centrodestra che, diciamolo subito, esce rafforzato da questa sfida elettorale, in virtù del fatto che le principali componenti sostanzialmente si equivalgono. Il dato più rilevante è il controsorpasso della Lega ai danni di Fdi. Dopo le elezioni Politiche uno che avesse ipotizzato uno scenario del genere avrebbe corso il rischio di passare per matto. Le urne solo cinque mesi fa si chiusero col Carroccio in picchiata al 10,9% e i meloniani in fuga al 31,3%. Poco più di 150 giorni dopo gli equilibri si sono nuovamente rimescolati. Così la Lega è tornata ad essere il primo partito in regione con un 19% che di fatto raddoppia i voti rispetto a settembre e Fdi che scende al 18% (comunque in crescita rispetto al 12,11% delle regionali di cinque anni fa).

 

LA CIVICA DEL PRESIDENTE
In questo mini ribaltone un ruolo importante lo ha giocato la lista civica del governatore Fedriga - nel 2018 non c’era - che col suo 17,5% ha drenato voti a indecisi e verosimilmente anche a chi alle Politiche aveva votato Fdi sull’onda dell’effetto Meloni che, sondaggi alla mano, sembra essersi fisiologicamente rallentato. A chiudere la disamina sul centrodestra manca Forza Italia, che “tiene” e si porta a casa un 6,7%, che è uguale al risultato delle Politiche. Un risultato non da poco per un partito che di recente è stato al centro di numerosi cambi di dirigenti e scossoni interni.

Per questo alla fine si sono stretti tutti attorno a Max Fedriga per festeggiare. E lui ringrazia e dedica il successo «a mia moglie per quello che ha passato in campagna elettorale per la famiglia e a mio padre scomparso nel 2021» e poi «agli elettori», per quella che è stata «un’affermazione al di sopra di ogni aspettativa». Il rieletto governatore, poi, guarda al futuro «Dobbiamo continuare a garantire una visione di lungo periodo per la nostra Regione». Infine Fedriga ha parole al miele per Fdi. A chi gli fa notare che il partito dellla Meloni non ha sfondato, replica: «Penso invece che abbia avuto un ottimo risultato». Idem sull’entrata in consiglio della candidata No Vax, Giorgia Tripoli: «Penso si debba avere rispetto del voto popolare.

 

Se hanno preso i voti per entrare in Consiglio, è giusto che ciò accada. Si chiama democrazia». Infine, sempre parlando del futuro dice di non voler «fare promesse sui primi 100 giorni di governo» e sul possibile terzo mandato rivela: «In Conferenza delle Regioni siamo già tutti d’accordo». Dopo Fedriga il più felice per il risultato in Friuli Venezia Giulia è senza dubbio Matteo Salvini che dopo i buoni risultati del Carroccio in Lombardia, vede la sua leadership rafforzarsi. Il leader del Carroccio parla sui social di un «lavoro di squadra che paga sempre. Avanti tutta».

In serata poi ribadisce in una nota «lo splendido risultato con la Lega primo partito in assoluto e una grande affermazione della Lista Fedriga, confermano la bontà del nostro lavoro premiato dai cittadini attenti ed esigenti». Poi ricorda come «prima la vitto.

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