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25 Aprile "festa di tutti"? Ma la sinistra fa selezione all'ingresso

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Alberto Busacca
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Mancano ancora tre settimane ma già si litiga sul 25 aprile. Che, vista la presenza a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni, si preannuncia diverso da quello degli ultimi anni. Elly Schlein, appena arrivata al vertice del Partito democratico, lo ha detto chiaramente, dopo le polemiche sull’attentato di via Rasella: «Sarà un 25 aprile di memoria e di impegno quotidiano nel segno della Resistenza. Sarà un 25 aprile di lotta: venite tutti e tutte perché c’è bisogno di una mobilitazione popolare per non permettere a nessuno di riscrivere la storia». 

Si è spinto anche oltre Roberto Cenati, presidente milanese dell’Anpi, che ha spiegato che alla manifestazione in piazza Duomo per il 78esimo anniversario della Liberazione non saranno invitati né Ignazio La Russa, presidente del Senato, né Lorenzo Fontana, presidente della Camera. Non solo. Se La Russa decidesse di presentarsi comunque, ha aggiunto Cenati, semplicemente «non parlerebbe». Insomma, decidono loro... Ora, i progressisti nostrani dovrebbero un po’ chiarirsi le idee. Perché non ha senso ripetere in continuazione che il 25 aprile deve essere la festa di tutti e poi cercare in ogni modo di ridurlo a sfilata della sinistra contro il nemico di turno, che sia Berlusconi o Renzi, Salvini o la Meloni... Il copione, d’altra parte, è lo stesso da diversi anni. 

 

Il 25 aprile del 1994 è stata aggredita la delegazione leghista. Nel 1995 lo stesso trattamento è stato riservato al governatore lombardo Roberto Formigoni e a un gruppo di militanti di Forza Italia. Nel 2006 Letizia Moratti è stata costretta ad abbandonare il corteo. La manifestazione del 2019 è stata di fatto tutta contro Matteo Salvini. Mentre nel 2022 è stato contestato perfino Enrico Letta, al grido di «servo della Nato» (paradossale, visto il non ininfluente ruolo degli americani nel 1945). Spiace per i compagni, ma se il 25 aprile non è diventato la festa di tutti è anche per responsabilità loro. Perché non tutti hanno voglia di partecipare a una festa con “selezione all’ingresso”...

 

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