Immigrazione, sondaggio-Pagnoncelli: lo schiaffo degli italiani alla sinistra
Dopo la tragedia di Cutro il tema dell'immigrazione "ha riportato d’attualità la questione degli sbarchi dei migranti, ed è convinzione largamente diffusa (62%) che gli arrivi siano significativamente aumentati rispetto al passato", scrive Nando Pagnoncelli su Il Corriere della Sera dove illustra il suo sondaggio. "Quasi un italiano su due (48%) ritiene che la maggior parte dei migranti che entrano in Italia abbia lasciato il Paese di origine soprattutto per motivi economici, per la propria sopravvivenza o nella speranza di migliorare le proprie condizioni di vita; il 30%, invece, è del parere che la maggioranza espatri per motivi politici, per fuggire da conflitti o dittature".
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Ma attenzione perché "la maggioranza relativa (35%) ritiene che sarebbe opportuno diminuire il numero di stranieri presenti perché rappresentano più un problema che un beneficio, mentre il 27% preferirebbe mantenerlo stabile sui livelli attuali, mentre il 17% auspica un aumento degli stranieri per compensare il calo demografico, garantendo un gettito fiscale e contributivo adeguato e, soprattutto, livelli di occupazione in linea con il fabbisogno delle imprese". Infatti "il livello più elevato di favorevoli all’aumento (25%) è registrato tra imprenditori, artigiani ed esercenti, i quali negli ultimi tempi hanno spesso lamentato la carenza di manodopera", sottolinea il sondaggista.
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Inutile dire che "gli elettori di centrodestra sono più inclini alla riduzione o tuttalpiù al mantenimento dei livelli attuali laddove, simmetricamente, gli elettori del Pd preferirebbero aumentare la presenza di stranieri, pur se con una quota significativa che vorrebbe la stabilità. Da sottolineare le divisioni dei M5S: 33% a favore della riduzione, 32% della stabilità, 22% dell’aumento", osserva ancora Pagnoncelli.
Sulla questione delle Ong gli italiani sono abbastanza critici, "secondo il 43% rischiano di favorire le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico e le partenze illegali mentre per il 32% svolgono un lavoro meritorio nel cercare di salvare quanti più migranti possibile".