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Elly Schlein nasconde l'auto blu: un caso alla prima del film di Veltroni

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Ma quale auto blu? Elly Schlein, simbolo - almeno a parole - del nuovo che incombe, segue l'esempio di Romano Prodi. La neo leader del Partito democratico nasconde la vettura data in dotazione ai politici e pagata dai contribuenti. Proprio così. La Schlein non è mancata alla prima "vip" del nuovo film di Walter Veltroni, Quando. La piddina ha raggiunto il cinema Adriano di piazza Cavour a piedi. Ma solo per un piccolo tratto. Come fatto in precedenza da Prodi - ricorda Il Tempo -, la segretaria del Pd ha fatto fermare l’auto blu che la portava in Prati a debita distanza dall’evento, all’angolo con via Cicerone. Anche l'ex premier ordinava di farsi lasciare lontano. 

 

 

D'altronde che la Schlein non abbia rispecchiato le aspettative non è una novità. Basta pensare ai malumori interni al partito dopo la decisione di cambiare i capigruppo di Camera e Senato. Una scelta presa in solitaria e che ha scatenato la polemica. Schlein - ha tuonato Lorenzo Guerini - "ha fatto forzature nell’interpretazione dei risultati del congresso". Non da meno le critiche di Carlo Cottarelli: "Per ora non respiro aria nuova, è più anomalo di prima. Io sono di centro, lei di sinistra. Nel Pd ero già anomalo prima, ora lo sono un po' di più. Ad esempio io sono favorevole ai termovalorizzatori, Schlein in disaccordo. Vedremo".

 

 

Ma c'è anche chi, come Sandra Zampa, ci va giù più pesante: "La pluralità è ancora una ricchezza, ma lo sarà solo nella misura in cui Elly si sottrarrà al ritorno di logiche spartitorie che io francamente non accetterò mai più di subire in silenzio anche quando si vedono nitidamente le impronte digitali". Più chiaro di così?

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