Tommaso Foti, pugno di ferro sugli abusivi: "Carcere fino a 9 anni"
«Questo è un provvedimento nel segno della legalità e dello stato di diritto. Se si inizia a tollerare la riduzione del diritto di proprietà come valore o addirittura la si subordina ad altri diritti che hanno una valenza inferiore, non si fa giustizia. Probabilmente favoritismi ma non giustizia». Queste le parole di Tommaso Foti, presidente dei deputati di Fratelli d’Italia che nella giornata di ieri ha depositato alla Camera una proposta di legge per modificare l’articolo 634 del codice penale, introducendo così il reato di «spoliazione o turbativa violenta del possesso o della detenzione di cose immobili». Ci siamo fatti spiegare nel dettaglio cosa prevede questa proposta che potrebbe approdare in Aula prima dell’estate.
Presidente, in cosa consiste il suo disegno di legge?
«La proposta sostituisce l’attuale articolo 634 del codice penale e prevede la reclusione da 4 a 6 mesi con una multa da duemila a diecimila euro di chi spoglia qualcuno del possesso o della detenzione di cose immobili. Nel secondo comma vi è un’aggravante che se questi fatti sono commessi in danno di una civile abitazione o delle sue pertinenze, la reclusione prevista sarà da cinque a nove anni e la multa prevista, da cinque a venticinque mila euro».
Sarà previsto anche lo sgombero immediato dell’immobile?
«Nel comma 4 della proposta è previsto che, nell’ipotesi di flagranza di reato, la polizia giudiziaria intervenga per impedire che tale reato sia portato ad ulteriori conseguenze. Qualora questo fatto avvenga a danno di immobili, una volta che è stata acquisita la notizia di reato l’autorità giudiziaria entro 48 ore provvede al sequestro preventivo dell’abitazione, dispone lo sgombero e l’immediata restituzione dell’immobile al legittimo proprietario».
Nella maggior parte dei casi chi occupa abusivamente un immobile lo fa in presenza di minori, di over 65 o portatori di handicap, che sappiamo costituisce una tutela per non essere allontanati. Nella sua proposta ha previsto attenuanti?
«Prevedere delle attenuanti specifiche e non generiche servirebbe soltanto a dire che si vuole già indebolire la misura. La sospensione della pena è subordinata a rimettere il bene nel possesso del suo legittimo proprietario».
Una proposta che nasce anche dall’esigenza di snellire le pratiche burocratiche nell’attuazione degli sgomberi.
«A tal proposito ho tolto la normativa, prevista dalla legge, che prevede l’intromissione dei prefetti nel valutare che l’esecuzione dell’atto dell’autorità giudiziaria non determini pericoli di ordine pubblico. Non è logico che un’autorità amministrativa debba intervenire su un provvedimento assunto dall’autorità giudiziaria (che avrà fatto a monte le sue attente valutazioni) causando dei blocchi sulla procedura». Una proposta che funzionerà anche da deterrente. «Prima di occupare una proprietà forse ci penseranno due volte sapendo d'incorrere in pene severe. Questa è una proposta prevalentemente preventiva e non repressiva. Abbiamo anche tolto il rito abbreviato per il fatto di specie proprio per cercare di dire che la spoliazione con violenza del diritto di proprietà è un fatto grave e come tale sarà punito».
Durante la campagna elettorale era stata fatta una promessa che ora prende forma nell’Aula del Parlamento. Lo scorso agosto, infatti, Giorgia Meloni aveva dichiarato perentoria: «Approveremo una legge che prevede lo sgombero immediato delle occupazioni abusive di abitazioni altrui, senza eccezioni e stratagemmi. Ogni proprietario, affittuario, assegnatario di immobile, se subirà l’occupazione abusiva della sua casa, avrà lo Stato al suo fianco. Subito. Con Fratelli d’Italia al Governo, nessuno dovrà più temere di essere sbattuto fuori dalla propria casa». La proprietà privata è un diritto, non occuparla un dovere.