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Bologna, gli "amici della Schlein" bucano le gomme: ecco le foto

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«Ieri mattina avevo un appuntamento di lavoro a Milano. Sceso in strada all’alba, ho trovato la mia Renegade con una gomma sgonfia e un volantino sul parabrezza firmato tyreextinguishers.com. Mi informava che un pneumatico era stato sgonfiato appositamente perché era un suv... Non solo ho dovuto annullare la riunione ma sono stato costretto a cercare un gommista, perdere quasi tutta la giornata e spendere una cifra. Una follia!».

È inferocito Piero, imprenditore di Bologna, una delle 37 vittime degli ecovandali che, all’alba, hanno avuto la brutta sorpresa di trovare le proprie auto, in sosta nel quartiere residenziale Saragozza, con un pneumatico ko. Nel farneticante comunicato abbandonato su tutte le auto colpite c’era un’irridente presa in giro: «Stanotte abbiamo sgonfiato un pneumatico del tuo Suv, ti arrabbierai, lo sappiamo. Non ce l’abbiamo con te ma con l’auto, l’utilizzo dei Suv ha reso le città pericolose e inquinate».

Roba da farsi venire il sangue agli occhi. Sono stati resi inguidabili modelli di Land Rover, Jaguar, Mercedes ma anche di auto più piccole. «Hanno sgonfiato la gomma persino a una 500L che è tutto meno che un suv», ha raccontato un altro residente imbufalito rimasto a piedi. «Questi cretini sono anche ignoranti, non sanno neppure riconoscere un suv».

 

FOLLIE IN COMUNE
Trattasi dell’ultima, folle rivendicazione anti-auto in scenata a Bologna, città dove la stessa amministrazione comunale e il sindaco Matteo Lepore hanno adottato da tempo una strategia implacabile contro l’uso delle vetture private: dopo la creazione di infinite piste ciclabili (le biciclette, però, sfrecciano come prima sotto i portici, passano con il rosso e transitano pericolosamente contromano), dopo l’introduzione di divieti assurdi e di vie pedonalizzate a danno dei commercianti, e dopo il via ai lavori per realizzare un costosissimo tram ecologico del quale nessuno sentiva la necessità, lavori che paralizzeranno il traffico per 3-4 anni, ecco la comparsa di questi nuovi ecobarbari.

 

Gli ultimi arrivati in fatto di balordaggine sono questi tyreextinguishers (cricca internazionale che agisce in 16 Paesi, ha già colpito a Milano e Torino) che tradotto significa più o meno “uccisori di pneumatici”. «Li abbiamo individuati, abbiamo indizi», ha detto il Questore di Bologna, Isabella Fusiello.

Balordi che agiscono impuniti nell’ombra, curiosamente non in contrasto con la suddetta precisa strategia anti-auto degli scaldasedie “pidiessini” di Palazzo d’Accursio. Nei prossimi tre anni, e in nome di un ideale falso-ecologista che osteggia le quattro ruote, sotto le Due Torri spariranno quasi 400 posti auto senza che nessuno abbia pensato di creare veri parcheggi alternativi.

L’ordine del Pd è: meglio andare in bicicletta. E se (orrore!) andate in auto, non oltrepassate i 30 all’ora. D’altra parte il “dagli all’automobilista” è l’ultimo slogan della sinistra dei seguaci di Elly Schlein, una tipa cresciuta nei centri sociali che non condanna affatto chi occupa abusivamente case e giustifica persino gli eco-imbrattatori di muri come ha fatto ultimamente riguardo a Firenze («Stanno solo chiedendo di ascoltare la scienza» ha bofonchiato Elly, che vede questi babbei come bacini per ramazzare voti).

Guidare un’auto sembra sia diventato reato oltre che l’unica causa dell’innalzamento delle polveri sottili quando sappiamo da tempo che l’aumento della CO2 è causato da vetusti sistemi di riscaldamento in abitazioni fuori regola. Però è più “in” bastonare le auto, addossare loro tutte le colpe. È più di sinistra persino demonizzare i suv.

Le opposizioni, deboli, si sono fatte sentire a Bologna. Forza Italia e Fratelli d’Italia in coro: «Se Lepore continua a fare di tutto per indurre alla dismissione delle auto cancellando parcheggi e restringendo carreggiate, qualche squilibrato si sente incentivato a mettere in atto azioni come quella degli tyreextinguishers». Per la Lega, si tratta di un «atto vile e violento, si chiede un intervento immediato della giunta». Lepore promette «più telecamere in città» ma non si prevedono eccessivi guai giudiziari per questi nuovi e balordi ecovandali che si autodefiniscono “estintori di pneumatici”. Gente che - per quanto ci riguarda- di estinto ha soprattutto il proprio cervello.

 

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