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Ong, Donzelli a Tagadà: "Salvare i migranti? No, interesse politico"

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Un weekend di fuoco, con l'Italia e le sue coste colpite da sbarchi a raffica. L'emergenza-immigrazione, che già stava picchiando duro, fa un salto di qualità. E con l'estate alle porte, il quadro potrebbe decisamente aggravarsi. Ragione per la quale il Viminale e Matteo Piantedosi hanno predisposto un piano ad-hoc in vista di quel che può accadere.

L'ultimo scontro è stato quello con la nave Lousie Michel, finanziata dallo street-artist Banksy, colpita da un ordine di detenzione per non aver rispettato le leggi italiane sui salvataggi in mare. Dunque Mediterranea, con una durissima lettera rivolta al governo accusato di fare "la guerra alle Ong".

E sull'emergenza dice la sua Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia, che intervistato a Tagadà - il programma condotto da Tiziana Panella su La7, la puntata è quella di lunedì 27 marzo - mostra il pugno di ferro. Nel mirino del meloniano l'operato delle Ong e le controverse metodologie di primo soccorso ai migranti.

 

"Finché continuano a fare braccio di ferro con lo Stato italiano penso che sia l'atteggiamento sbagliato", premette Donzelli respingendo le accuse. E ancora: "Vediamo continuamente il tentativo di non rispettare regole e leggi e di continuare a fare propaganda politica su questa vicenda. Dietro non vedo l'interesse a voler collaborare e a voler salvare i migranti. Ci vedo solo un interesse politico", rimarca.

"Secondo le norme del diritto internazionale, quando una persona viene salvata ovviamente si fa carico lo Stato in cui questa persona viene salvata. Se viene salvata su una nave che batte bandiera danese vanno in Danimarca", conclude Donzelli ribadendo uno dei principi-cardine sostenuti dal governo Meloni.

Tagadà, Donzelli contro le Ong: clicca qui per guardare il video

 

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