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Serracchiani fattta fuori, "Schlein non cambia idea": polveriera Pd

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La segretaria del Pd Elly Schlein mantiene la propria candidatura di Francesco Boccia e Chiara Braga quali nuovi capigruppo Pd rispettivamente di Senato e Camera, liberi i parlamentari di fare le loro scelte su quelli o altri nomi nella votazione di martedì che resta confermata.

 

 

 

Lo si apprende al Nazareno, all'indomani della riunione dei parlamentari che hanno sostenuto Stefano Bonaccini, disertata dai 21 parlamentari "neo ulivisti" che hanno già comunicato non voler contrapporre proposte alternative ai nomi proposti dalla segretaria.

 

 

 

Saranno dunque ora Base Riformista, la corrente ex renziana del presidente del Copasir Lorenzo Guerini e gli altri parlmentari che hanno sostenuto Bonaccini e partecipato alla riunione di sabato a dover decidere se voler candidare altri nomi in votazione martedì diversi da Boccia e Braga, proposti dalla segretaria. O se magari non contrapporre altre candidature ma astenersi dal voto. Decisioni che saranno probabilmente prese lunedì sera, dopo la prima riunione di Schlein dal giorno della sua elezioni con i parlamentari dem di Camera e Senato, in programma domani alle 17.

 

 

 

Attualmente, i capigruppo alla Camera e al Senato sono Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, espressione del "vecchio" Pd di Enrico Letta e che di fatto avevano virtualmente rimesso il loro mandato dopo l'addio dell'ex segretario. A rendere più spinosa la staffetta, però, il fatto che sia Serracchiani sia Malpezzi alle primarie avevano sostenuto convintamente la candidatura di Bonaccini.

 

 

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