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Roberto Formigoni, la frustata: "Cosa vuole un italiano su 4"

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Roberto Formigoni
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 Il 25% degli italiani auspica la nascita di un nuovo partito cattolico. Tra i cattolici lo pensa il 33%, ma anche i seguaci di altre confessioni religiose o agnostici la pensano nello stesso modo. Ed è una presenza desiderata sia tra gli elettori del centrodestra, che tra quelli dei 5Stelle e alcuni del Pd. È il dato che emerge da un sondaggio realizzato dall’istituto Quorum/YouTrend per SkyTg24. Si tratta di un dato ovviamente molto interessante, e per molti aspetti inaspettato. Peccato che i sondaggisti non abbiano approfondito l’argomento ponendo altre domande, per esempio sulle motivazioni di questa propensione, sulle caratteristiche che il nuovo partito dovrebbe avere, sulle possibili alleanze o sull’esclusione di alleanze ecc. $ un vuoto che andrà colmato da un nuovo sondaggio, perché troppo importante al fine di capire la fase attuale della politica italiana, ad esempio il perché della spaventosa astensione che ha caratterizzato le ultime elezioni regionali, dove solo il 40% degli aventi diritto è andato a votare. Non possedendo questi dati, non possiamo trarre conclusioni certe, ma ragionarvi sopra è obbligatorio.


In Italia esistono diversi partitini che si rifanno al nome o alla cultura della Dc, e alcuni (pochi) di loro hanno anche qualche raro rappresentante in Parlamento, conquistato ovviamente in coalizioni più ampie, soprattutto il centrodestra. Ed esiste una miriade di gruppi o associazioni cattoliche che operano prevalentemente nel sociale o nel culturale, ma manifestano un interesse politico crescente ed esplicito. Tra i primi (i partiti o partitini) si è più volte auspicata una fusione che porti ad una formazione più ampia, ma varie ragioni, soprattutto l’indisponibilità dei capetti, l’ha impedito. Recentemente è anche intervenuto in questa direzione il presidente dell’Internazionale Dc, il libanese Amin Gemayel, finora senza risultati. I gruppi e le formazioni che operano nel sociale non fanno direttamente politica, ma certamente favoriscono un’azione anche politica dei loro aderenti. Sono queste le radici del nuovo partito auspicato dal 33% dei cattolici? Potremmo dire di sì, ma sono supposizioni in attesa di conferma. Certamente il sondaggio costituisce materia di riflessione per tutti i partiti, e le recenti vittorie elettorali del centrodestra e in specie di Fratelli d’Italia nascono anche dall’attenzione che questa coalizione dedica a temi cari ai cattolici, dalla famiglia alla natalità al no chiaro all’utero in affitto e al diffondersi della mentalità gender. Un partito ha poi bisogno di un leader chiaro, forte e determinato. C’è qualcuno che ha voglia di pensare a tutto ciò? ©

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