Mes, Giorgia Meloni: "Esistono strumenti più efficaci"
È uscita con il sorriso sulla bocca la premier Giorgia Meloni dal vertice Ue a Bruxelles dove ha partecipato come protagonista. "L’Italia può dirsi molto soddisfatta", ha rivelato al termine degli incontri che si sono succeduti da ieri con gli altri capi di governo europei. È soddisfatta dell'incontro con il presidente Emmanuel Macron con il quale è riuscita a ricucire lo strappo tra Italia e Francia a proposito dell'approdo di alcune navi delle Ong piene di migranti.
È soddisfatta del cambio di passo dell'Unione Europea a proposito del tema dell'immigrazione con l'implementazione degli obiettivi e una verifica nel prossimo Consiglio europeo di giugno. È rassicurata dagli apprezzamenti di Ursula von der Leyen: "Nessun rischio sulla terza tranche del Pnrr destinata all’Italia", ha assicurato Giorgia Meloni parlando con i cronisti, "il nostro Paese sta portando avanti un lavoro serio. La presidente della Commissione Ue von der Leyen ha apprezzato il lavoro italiano".
Quanto al Mes, Giorgia Meloni risponde alle nuove sollecitazioni arrivate dal presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe - che ha esortato ancora una volta l'Italia a ratificare al più presto il fondo salvastati - facendo presente che "esistono anche altri strumenti più efficaci nell'attuale contesto". "Credo che la materia non vada discussa a monte, ma vada discussa a valle e nel contesto nel quale opera", ha detto la premier ai giornalisti.
"Il riferimento alla governance è un riferimento fatto non a caso, e anche ad altri strumenti che sono anche più efficaci nell'attuale contesto. Stamattina abbiamo discusso dell'Unione bancaria e sul tema di un backstop il Mes è una sorta di Cassazione, il primo e il secondo grado sono l'Unione bancaria, che sono le materie che sono state discusse questa mattina, quindi è un ragionamento del quale non si può discutere se non in un quadro complessivo".