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Furfaro pronto a tutto contro Meloni: "Il Pd con l'Ucraina. Ma lei..."

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Marco Furfaro si arrampica sugli specchi. Ospite de L'Aria Che Tira, nella puntata a ridosso del botta e risposta in Aula tra Giorgia Meloni e le opposizioni, il piddino torna sul trito e ritrito dibattito: i toni del premier. Non dunque una parola sull'assenza di Elly Schlein che, non solo non è intervenuta alla Camera - come pure era stato annunciato - ma addirittura ha disertato la seduta. "Ieri Meloni ha fatto un comizio, vorrei ricordare alla Presidente del Consiglio e a tutti noi che c'è una guerra", esordisce nello studio di La7 tirando in ballo la "diserzione" della Lega e non quella della sua leader.

 

 

E ancora: "Il risultato di ieri è che noi non stiamo parlando a valle di una discussione nel quale ci possono essere sfumature e punti di vista, ma che porti a un'evidente escalation militare e di fronte al fatto che anche il mio partito è a fianco della resistenza ucraina, e su questo siamo a fianco del governo, ma avrei voluto che la Presidente del Consiglio chiedesse un maggiore sforzo diplomatico all'Europa". Per il vicesegretario dem "non c'è la volontà di far entrare l'Europa che servirebbe durante una discussione multilaterale che ha a che fare con la guerra".

 

 

Eppure il presidente del Consiglio è stato chiaro e rispondendo al Movimento 5 Stelle ha ribadito: "Ho sentito dire 'fermatevi'. Penso dovrebbe dirlo a Putin. Se ci fermiamo consentiamo l'invasione dell'Ucraina e non sono così ipocrita da scambiare il termine invasione con il termine pace". Ma non solo, perché evidentemente Furfaro ha la memoria corta. Oltre a disertare la seduta che precedeva il Consiglio Ue, impegnato a favore del governo di Kiev, la neo leader del Pd non ha mai nascosto alcuni dubbi. "Sono stata molto dubbiosa sull'invio di armi in Ucraina", diceva solo lo scorso anno. Ma Furfaro ha già archiviato.

 

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