Elly Schlein, malcontento nel Pd: "È passato un mese e non si è vista"
Ormai è passato quasi un mese da quando Elly Schlein ha vinto le primarie del Pd contro ogni pronostico. La nuova segretaria si è subito messa a lavorare incessantemente, però ancora non è riuscita a sciogliere un nodo molto importante per gli equilibri interni del partito, quello legato ai capigruppo di Camera e Senato. L’intenzione era di giungere a un accordo prima della partenza di Schlein per Bruxelles, dove parteciperà al vertice Pse in vista del Consiglio europeo.
Così non sarà, perché la convocazione dei parlamentari del Pd è slittata. “La situazione è incartata”, è la voce che giunge dall’interno del partito. L’intenzione della Schlein è di avere due capigruppo vicini a lei: i nomi caldi sono quelli di Francesco Boccia al Senato e Chiara Braga alla Camera. La minoranza del partito non accetta questo schema, però un accordo va trovato per forza di cose. Come si esce da questa situazione di stallo? Tra i parlamentari che hanno sostenuto Stefano Bonaccini c’è chi indica la strada di un accordo complessivo, che metta insieme capigruppo e segreteria.
“Alla fine troveranno una soluzione, come hanno sempre fatto”, è la previsione dal cuore del Pd. Difficile però nascondere il malcontento di alcuni parlamentari: “È passato quasi un mese dalle primarie e ancora la segreteria non si è presentata ai gruppi”, si rimarca in Transatlantico. Di sicuro neanche questa settimana sarà risolutiva, visto che la Schlein domani sarà impegnata a Bruxelles: se ne parlerà all’inizio della prossima settimana, intanto si continuerà a trattare a fari spenti.