"Chi non ho visto a Cutro". Il leghista Candiani manda in tilt la sinistra
"Ci aspettiamo molto da questo Consiglio Europeo anche perché i problemi da affrontare sono molti, a cominciare dalla questione della guerra in Ucraina". A sottolinearlo è il deputato della Lega Stefano Candiani che ha preso la parola in Aula alla Camera nel corso delle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni sul prossimo Consiglio Ue. Candiani spera che l'azione italiana "non sia sussidiaria solo alle scelte di altri" Paesi e che "l'Italia sia consapevole del ruolo che può giocare in Europa". "Abbiamo verificato che in queste situazioni di stress, come il Covid e la guerra ucraina, la politica europea spesso risultasse disallineata" rispetto alle esigenze reali. "Spesso ci mettiamo al tavolo ma non partecipiamo alle direttive europee" come quelle "sull'efficientamento energetico degli edifici". "A fronte di queste richieste europee sugli edifici - sottolinea Candiani - ci possono essere scompensi da un punto di vista creditizio", anche sul fronte dei mutui. Pertanto, è il suo appello, "bisogna far valere in maniera forte la nostra voce" e questo "significa fare anche gli interessi europei" perché questi problemi non sono solo dell'Italia che, "come paese trainante in Ue ha il dovere di indicare una rotta".
Candiani mette in evidenzia anche come a volte, per rispettare una direttiva europea, si sia costretti ad importare materie o prodotti da Paesi che "non rispettano standard ambientali" e questo "non si dovrebbe accettare". "Durante il question time - insiste l'esponente leghista affrontando la questione del risparmio energetico e dell'auto elettrica - Bonelli ha detto che il governo non dovrebbe mettersi di traverso visto che le grandi multinazionali hanno già deciso. Ma per quanto ne so io in democrazia sono i popoli a decidere o no?".
Per quanto riguarda la "questione migranti, questa è stata messa forse troppo in fondo", osserva Candiani che sottolinea come "a Cutro non si sia visto nessun esponente europeo". "E questo va ribadito", afferma, come segnale di quanto l'Europa ancora non si senta impegnata in prima linea nella soluzione del problema. L'esponente della Lega invita quindi l'Italia a essere più autonoma e indipendente sia in Europa, su temi centrali come l'energia, sia per quanto riguarda la altre questioni internazionali. E invita la premier Meloni ad assicurare Bruxelles che "l'Italia che va in Europa non è quella" di una parte "che la rappresenta nel Qatargate". "Quella che ci va - dichiara Candiani - è quella con le mani pulite". Sul Mes, il deputato della Lega dice: "Non abbiamo bisogno di soldi per metterci il cappio al collo ma di regole per spendere al meglio i soldi che ci sono".